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Mancini in conferenza: “Scamacca potrebbe essere il centravanti titolare per Marzo, Luiz Felipe mi piace”

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Oggi è iniziato ufficialmente lo stage della Nazionale, che avvicina gli Azzurri agli spareggi di Marzo. Sono 38 i calciatori convocati dal CT. Oggi al termine dell’allenamento, il tecnico si è presentato in conferenza stampa per rispondere alle domande dei cronisti.

Balotelli torna in Nazionale, che significato ha?
“Prima di partire volevo ringraziare i club che ci hanno dato la possibilità di avere i ragazzi qui, non era una data FIFA e quindi grazie per la disponibilità. E’ uno stage giusto visti gli ultimi mesi, dobbiamo valutare tante situazioni e quella di Mario rientra tra queste”.

Quanto pesa questo stage? Su cosa lavorerà in questi giorni?
Sono due allenamenti, oggi e domani e poi la partitina venerdì mattina. Proveremo un po’ di situazioni tattiche differenti, sono due giorni non tanti… Proveremo cose un po’ differenti, forse è giusto anche valutare chi non veniva chiamato da tempo tipo Balotelli o altri. Questo stage può essere una buona cosa”.

Preoccupato per la decisione di Insigne?
“Non so cosa farà Lorenzo. Noi abbiamo le gare di marzo e lui è ancora qui, non vedo problemi. E nemmeno per quelle di giugno. Poi ci sarà una finestra a settembre e poi eventualmente i Mondiali. Parlarne adesso mi sembra presto”.

Cosa pensa di Stefano Sensi?
“Le valutazioni di questi due giorni sono anche queste. E’ importante e ha grandi qualità, quando ha giocato con noi ha sempre fatto bene. Questo serve anche a lui. Presidente della Repubblica? Sono già in difficoltà loro… Spero solo sia una persona al di sopra delle parti e che si occupi di tutti noi cittadini”.

Balotelli può darti una mano?
“E’ uno stage di tre giorni. E’ un momento buono per vedere queste situazioni, ma questo avviene sempre. La porta della Nazionale è sempre aperta a tutti. Se ci sono giocatori che possono aiutarci siamo ben felici di questo”.

Non è quindi la carta della disperazione?
“Se la disperazione è quella prima dell’Europeo, va bene… Forse quando siamo disperati diamo il meglio, quindi va bene, ma non credo sia questa una situazione di disperazione”.

Quanto sarebbe importante posticipare la giornata di campionato prima degli spareggi?
“Non lo so, sinceramente. Noi chiaramente più tempo abbiamo per preparare le partite e meglio è”.

Spezia nervoso per la mancata chiamata di Provedel?
“Tutti devono puntare alla Nazionale. Noi non abbiamo chiuso le porte a nessuno, ma non possiamo chiamare tantissimi giocatori. Già così siamo più di 30 ma è giusto che tutti ci tengano ad essere chiamati”.

C’è pressione su di voi?
“Non oggi, magari una settimana prima delle gare ma questo mi sembra anche abbastanza normale”.

Cosa può dare Balotelli a questa Nazionale?
“A livello tecnico lui è sempre stato bravo, bisogna vedere come sta fisicamente. Noi lo abbiamo perso un po’ di vista e vederlo dal vivo un paio di giorni può essere molto più utile. Poi un giocatore deve anche integrarsi in un gruppo già costruito, questo è un altro aspetto importante”.

Tre allenamenti e due giorni ti possono bastare per valutare Balotelli?
“Per vedere come sta un giocatore tre allenamenti ci possono servire”.

Quanto cambia l’assenza di Spinazzola?
“L’avremmo voluto volentieri, ma anche per lui i tempi si sono allungati e sarà difficile”.

Con Balotelli nel gruppo puoi cambiare sistema di gioco in attacco?
“Possiamo valutare tante cose, ma anche senza Mario… Si può valutare di giocare con due punte vicine e due ali, ci sono cose che proveremo in questi tre giorni. Dovessimo cambiare qualcosa, non si stravolgerebbero comunque le nostre situazioni tattiche. Ci sono situazioni che possiamo cambiare, senza problemi”.

Zaniolo può fare la seconda punta?
“Per me è una grande mezz’ala d’attacco, continuo a pensare questo. Poi ha il fisico e la conclusione per giocare in attacco: vanno valutate tante cose, come mezz’ala d’attacco ci dà la possibilità di essere più forti nella fase offensiva”.

La difesa a tre può essere possibile con Berardi e Bernardeschi in avanti?
“Ci sono giocatori che giocano con moduli diversi nei propri club, conoscono i sistemi di gioco e non avrebbero problemi a cambiare. Dobbiamo trovare la soluzione migliore perché la prima gara, quella più importante, sarà con pochi spazi. Non credo che i ragazzi da questo punto di vista i ragazzi avranno problemi”.

 Lei ha sempre creduto in Scamacca che ora sta anche segnando. A marzo potrà essere il vostro centravanti titolare?
“Noi abbiamo sempre creduto in lui. Ha qualità tecniche e fisiche, dipende da lui. Ora sta anche facendo gol con continuità e questo è importante per un ragazzo giovane. Tutto può essere, ci può stare che possa giocare. Dipenderà anche dalla condizione dei giocatori a marzo”.

Perché non si parla della possibilità di posticipare la giornata di campionato precedente agli spareggi?
“E’ chiaro che ci fossero 3-4 giorni in più sarebbe meglio, altrimenti i calciatori arriverebbero sempre tra domenica e lunedì e poi il giovedì giochiamo”.

Perché non ci sono Pobega e Mandragora?
“Perché abbiamo preferito chiamare altri due ragazzi che non avevamo mai chiamato. Li conosciamo bene, abbiamo preferito chiamare altri due ragazzi più giovani per valutarli”.

Joao Pedro, cosa ne pensi?
“Io lo conosco per averlo visto giocare, è in Italia da tanti anni. Ha delle qualità tecniche importanti, è un giocatore bravo e se è qui ci può stare”.

Cosa ti ha promesso Balotelli?
“Assolutamente nulla. E’ stato chiamato, così come gli altri. Siamo curiosi di rivederlo dopo un po’ di tempo: va valutato in allenamento e va visto dal vivo per capire. Non mi deve promettere nulla, come io non devo promettere nulla a lui. Credo sia felice di essere qui e lo valuterò, tutto qui. E’ l’unico modo per porter vedere lui e gli altri”.

Per Luiz Felipe vale lo stesso ragionamento fatto con Joao Pedro? Perché giocherete a Palermo?
“Luiz Felipe mi piace sia qui, riteniamo sia un grande difensore e può avere un grande futuro nella nazionale italiana. Palermo? Sono state valutate tante situazioni, abbiamo cercato uno stadio dove potesse esserci entusiasmo e lì l’abbiamo sempre trovato. Il campo oggi è in buone condizioni, a marzo potranno essere ottime”.

Potrebbero cambiare le gerarchie in attacco?
“Io non credo il modulo sia molto importante, vanno fatte valutazioni diverse su una squadra. Sono ragazzi che hanno giocato diversi moduli e sono importanti altri aspetti quando si giocano gare così importanti. Sul centravanti, dobbiamo essere pronti a tutto: tra ottobre e e novembre ci siamo trovati con tanti infortunati, spero di averli tutti a disposizione. Solo questo. Se li abbiamo tutti a disposizione sono abbastanza tranquilli”.

Vuole fare un in bocca al lupo alla Goggia?
“Mi dispiace molto, stiamo parlando di una campionessa. Faccio un grande in bocca al lupo alla squadra Olimpica, sono sicuro che ci faranno ancora gioire. Lo sport italiano dà soddisfazione”.

  


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Europa League

ANSA | Viminale, niente biglietti agli olandesi per Roma-Feyenoord

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L’orientamento del Viminale in merito alla partita Roma-Feyenoord di Europa League in programma il prossimo 20 aprile allo stadio Olimpico – a quanto apprende l’ANSA – è di procedere con l’indicazione del divieto di vendita dei biglietti ai tifosi olandesi. Il precedente che scotta risale al 19 febbraio 2015 quando i tifosi olandesi misero a ferro e fuoco Roma, in occasione proprio di una partita di Europa League: scontri con la polizia, risse, vetrine di negozi distrutte ed anche la vandalizzazione della fontana del Bernini a piazza di Spagna, la celebre Barcaccia. 

La linea delle autorità italiane, dunque, è netta: non ci saranno tagliandi in vendita per i sostenitori del Feyenoord. Così come richiesto anche dal sindaco Roberto Gualtieri, che nei giorni scorsi ha chiamato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, per sollecitarlo al divieto di trasferta.

Il match, tra l’altro, aveva spiegato Gualtieri, è in programma alla vigilia dell’arrivo degli ispettori del Bureau international des expositions per la candidatura di Roma all’Expo 2020. E disordini in quei giorni non sarebbero certo il biglietto da visita ideale, è la preoccupazione del sindaco. Naturalmente, non è detto che la mancanza del biglietto impedisca la calata degli hooligans olandesi nella Capitale: c’è chi ha già prenotato viaggio e albergo. Si è visto con Napoli-Eintracht, con i tedeschi accorsi ugualmente in massa in Italia e protagonisti di violenti scontri in città. La Uefa, da parte sua, è sempre stata contraria a queste misure, con il presidente Aleksander Ceferin, che aveva definito “intollerabile” il divieto di trasferta ai tifosi della squadra di Francoforte. Non potendo impedire l’arrivo a Roma di persone dall’Olanda, l’apparato di sicurezza – Roma è ancora in attesa della nomina del prefetto – sarà imponente per scongiurare la guerriglia urbana di 8 anni fa. Il Feyenoord, peraltro, in questa stagione ha già giocato a Roma: lo scorso 3 novembre in Europa League contro la Lazio. Anche in quel caso venne disposto il divieto di vendita dei tagliandi ai tifosi olandesi e non si registrarono incidenti. (ANSA)

 


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