A poco più di 24 ore dalla sfida casalinga contro la Lazio, il tecnico del Cagliari, Walter Mazzarri, ha analizzato la gara in programma domani alle 20.45 alla Unipol Domus: "La medicina migliore sono i risultati che facciamo ogni domenica, con 15 o 16 titolari come dico sempre, una volta che l'allenatore ha parlato chiaro e dimostrato con i fatti sul campo".

Contro la Lazio Pavoletti o Pereiro - "Ci hanno aiutato entrambi, mi piacerebbe farli giocare insieme ma bisogna capire gli equilibri della squadra: se si riuscisse a reggere l'urto io ne metterei anche 4 di attaccanti. Joao Pedro è un leader e mi aiuta a dare indicazioni in campo, Pereiro a Torino ha giocato bene e anche Pavoletti. Mezz'ora fatta bene nel finale è altrettanto importante di un'ora fatta dall'inizio, questo è il principio che dobbiamo portare avanti".

Cagliari-Lazio sfida mai banale, siete tornati anche sull’episodio del 2019?  - “Mi hanno raccontato di quella gara, io non c'ero ma dico di pensare solo al presente. Già all’andata abbiamo fatto un buon pareggio, ma pensiamo a essere il Cagliari degli ultimi tempi e basta. Nel resto non voglio nemmeno entrarci”.

La sfida di domani  - "La partita va affrontata con ancora più attenzione rispetto al Torino, l'ho già detto ai ragazzi. Contro l'Udinese il mercato non era ancora iniziato, ma io avevo già detto alla società che interventi fare. Conosco il mio calcio e so cosa volevo, abbiamo cercato di aggiustare la squadra: alcune cose son state fatte, altre non si son potute fare, ma va bene così. Non penso ai punti, ma allo spirito della squadra: ero convinto che qualcosa cambiasse".

Keita - "C'è una logica nelle scelte. Quando una squadra va bene è difficile cambiare: chi è rimasto qui ha fatto un grande sforzo per rimetterci in gioco a livello di classifica. Quindi loro hanno la precedenza rispetto agli altri, Keita sta benissimo ma non vedo come possiate pensare che possa giocare dal primo minuto: come la prenderebbero Joao Pedro, Pavoletti, Pereiro? Penserebbero che non sarei in grado di giudicare quel che avviene sul campo".

Vittoria casalinga - "Con Napoli e Fiorentina non siamo riusciti a chiuderla in anticipo, siamo stati ingenui e ci hanno rimontato. Abbiamo dominato la gara, ma non siamo stati capaci di vincerla. A Torino è successo, ma non è un fatto di casa o trasferta".

Carboni - "Ha avuto sempre un problema alla caviglia, ha perso il posto per quello. Ora è guarito, ma faccio il discorso fatto prima: prima conta la partita precedente, poi la settimana tipo. Se non dovesse giocare dal primo minuto è perché Altare, Goldaniga e Lovato hanno fatto benissimo".

Il gol di Belotti arriva dopo un errore su calcio piazzato - "Mi sono anche arrabbiato sul momento. Tutte le squadre di Serie A soffrono su palla inattiva, in settimana ho corretto questo errore e dobbiamo essere più attenti in questo aspetto".

Nandez -"Credo che ci sia la speranza di rivederlo in gruppo la prossima settimana, poi vedrò in che stato di forma sarà. Si sta già allenando in differenziato, lui stesso mi ha detto di poter essere in gruppo martedì. Però le dico, a Bergamo eravamo decimati: la squadra ha fatto una grande partita. Quando siamo tornati da quella partita, l'input è stato questo: io non guardo in faccia a nessuno, ma bisogna essere utile alla squadra. Questo deve essere il principio chiaro per tutti da qui fino alla fine".

Rivivi l'ultima puntata stagionale di FootballCrazy, programma condotto da Elisa Di Iorio e dedicato a Pino Wilson. In studio Giancarlo Oddi e James Wilson
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