Di tre candidati, se n’è presentato uno. L’assemblea di Lega Serie A svoltasi ieri non è arrivata alla fumata bianca sul nuovo presidente, necessaria dopo le dimissioni di Dal Pino e per evitare il rischio commissariamento da parte della FIGC. Dei tre nomi in lizza, l’unico a presentarsi è stato Lorenzo Casini, del resto anche l’unico - considerati i nove voti a suo supporto - con una seppur piccola possibilità di vedersi eletto.

”Come cambiare le regole del gioco”. Assenti invece Lorenzo Bini Smaghi, che ha confermato con una missiva la propria disponibilità, e Mauro Masi. “Avremmo dovuto essere in tre - ha detto Casini al Corriere dello Sport - e invece sono da solo, come cambiare le regole del gioco in corsa. Non mi tiro indietro”. Tra le altre cose, Casini ha poi escluso una sua eventuale incandidabilità: “Non c’è conflitto d’interessi fra il Ministero della Cultura e la Serie A”. Chiosa finale sul bollino di uomo di Lotito: “Non sono di nessuno, se non dello Stato e delle istituzioni”. Diversi club, spiega il quotidiano, sarebbero comunque rimasti perplessi dal suo approccio. TuttoMercatoWeb

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