Intervenuto sulle frequenze di Radiosei, l'ex giocatore della Lazio Guerino Gottardi ha ripercorso i suoi derby, raccontando alcuni aneddoti. Queste le sue parole: "Il primo pensiero sul derby? Sono vecchio! (ride, ndr). Quello con la Lazio è stato un periodo bellissimo, il derby è sempre stato speciale, da giocatore era fantastico, lo sentivo sulla pelle. La nostra era una squadra di fenomeni, ci siamo divertiti molto insieme. In quel periodo sono passati a Roma i migliori giocatori. Il Cholo? L’Atletico è a sua immagine e somiglianza, incarna tutte le sue caratteristiche. Fra tutti – però – Simone Inzaghi è quello su cui avrei scommesso di più come l’allenatore. Quel momento me lo sono goduto veramente nel post gara. Lì per lì non ti rendi conto di aver fatto qualcosa di speciale, di particolare. Il ‘dopo’ è stato fantastico, vedere la gente felice, esultare con i tifosi. Quando ho calciato ho capito subito che sarebbe entrata, era il terzo derby di quella stagione. E’ stato istinto, una decisione non pensata. La palla entrò piano piano in porta, me lo sono goduto. Era dura stare in una squadra così e farsi trovare pronto nel momento opportuno. Giochi poco, quindi il rapporto coi compagni e col pubblico è sempre stato fondamentale, anche con Sven“. “In Champions abbiamo sbagliato quella gara a Valencia, se l’avessimo vinta, secondo me si poteva fare il triplete. E’ stata una gara particolare, sbagliata completamente. Perché? Non me lo so ancora spiegare, fu una serata assurda. Nonostante Eriksson ci avesse preparato e avvertito che saremmo stati attaccati, non ci abbiamo capito nulla."

Rivivi l'ultima puntata stagionale di FootballCrazy, programma condotto da Elisa Di Iorio e dedicato a Pino Wilson. In studio Giancarlo Oddi e James Wilson
Avv. Mignogna: “Prima scissione? L’Audax di Balestrieri: Capofila delle progenitrici della Roma!”