Alle ore 18.00 ci sarà il fischio d’inizio di Roma-Lazio, gara valida per la 30esima giornata di Serie A Tim. E' tutto pronto quindi all'Olimpico per la sfida più sentita dell'anno, che in questo momento della stagione potrà avere ripercussioni anche sulla corsa all'Europa visto che le romane hanno un punto di distacco in classifica, con i biancocelesti quinti ed i giallorossi sesti. In occasione della stracittadina, la redazione di LazioPress.it ha contattato in esclusiva il vicedirettore di Vocegiallorossa.it Luca D'Alessandro, per analizzare il big match di oggi.

Noi abbiamo giocato mentre quelli della Lazio stasera erano con la sigaretta insieme a Sarri”, Mourinho così dicendo al termine della sfida di Conference ha dato carica ai suoi o ha cercato un eventuale alibi? 

È una dichiarazione che non mi è piaciuta molto sinceramente. Spesso si è fatta facile ironia nella Capitale, verso la squadra che durante le giornate europee era a casa a vedere la tv, mentre l'altra a giocarsi la manifestazione. Per come la vedo io è sempre meglio esserci da protagonista che da spettatore a casa. Né carica, né alibi, segnale di timore”.

La Roma viene da 8 risultati utili consecutivi in campionato e il passaggio del turno in Europa. Come arriverà la squadra al derby?

Non bene, perché i risultati sono frutto di eventi abbastanza casuali, basta vedere i tanti gol oltre il novantesimo. Poi, in questi risultati utili, molti sono pareggi e con i tre punti in palio ecco che nonostante ciò la Roma sia dietro nella lotta all'Europa League e la Juve l'abbia staccata in quella Champions”.

Il gol allo scadere sembra essere diventata una prerogativa dei giallorossi. Casualità o sinonimo di una crescita caratteriale?

La Roma è una squadra di reazione più che di gioco. Per spiegarmi meglio, la Lazio ha in Sarri un allenatore che vuole impostare un tipo di svolgimento tattico, un qualcosa che la squadra sta mettendo in pratica nell'ultimo periodo. La Roma ha in Mourinho un allenatore più di carattere che tattico e in campo la squadra rispecchia questo: gioco poco brillante, ma riesce a cambiare partite che sembrano perse, perché spronata costantemente dal proprio mister”.

La Lazio dovrà fare a meno di Zaccagni. Quanto influirà sulla gara la sua assenza? 

Forse perde il giocatore migliore per forma al momento, anche perché aveva scalzato Pedro e Felipe Anderson, diventando un titolare. È vero anche che se dovessi scegliere uomini chiave nella Lazio, non metterei lui”.

Andando sui singoli: chi, sponda Lazio e sponda Roma, potrà fare la differenza in una sfida così sentita?

Milinkovic può scardinare sia un centrocampo debole fisicamente come quello giallorosso, sia impensierire coi suoi inserimenti in avanti. La Roma in avanti è Abraham dipendente, ma il fulcro del gioco è Mkhitaryan”.

21 gol al primo anno in Italia come Batistuta e Montella: è Abraham il punto di forza di questa Roma?

Come ti dicevo prima, Abraham, dopo un inizio in sordina, è migliorato molto ed è un costante pericolo, anche in giornate no, come quella contro il Vitesse, ma lui c'è sempre, anche perché senza lui è difficile che gli altri vadano in gol”.

Mourinho non ha risparmiato critiche ad alcuni giocatori, nonostante questo i tifosi sono sempre dalla sua parte. Come ti spieghi questo legame?

Mourinho spezza. Perché non tutti sono dalla parte del mister. Lo sono nelle sue battaglie contro gli arbitri, ma lì è bravo lo Special One a toccare le corde giuste del sentimento dei tifosi. Un po' come faceva Simone Inzaghi alla Lazio che dopo le sconfitte spostava sempre l'attenzione su altro, piuttosto che sulle colpe della propria squadra”.

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