Milano, 21 marzo 2022 - Oggi si celebra la giornata internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale e DAZN scende ancora una volta in campo con l’obiettivo di combattere ogni forma di razzismo. Il tema resta purtroppo molto attuale, anche nel mondo sportivo e nel calcio: per questo per DAZN è fondamentale dare voce alla tematica dell’inclusione. Attraverso i contenuti presenti in piattaforma, il leader globale nello streaming sportivo mette in primo piano le storie di chi lotta contro ogni forma di razzismo ed emarginazione, raccontate attraverso il  contributo del mondo del calcio e dei suoi protagonisti. Ecco perché, proprio in occasione di questa giornata, DAZN non solo ripropone le puntate del format “Linea Diletta” con protagonisti Giorgio Chiellini, Kalidou Koulibaly e Kevin-Prince Boateng che raccontano la propria esperienza e spiegano come ancora resti  molto da fare per lasciare il razzismo fuori dagli stadi, ma il 28 marzo torna con una nuova puntata esclusiva, girata a Parigi, con una delle star del calcio degli anni ’90 e 2000 amata da tutti i tifosi a livello mondiale: Lilian Thuram. Il format di interviste esclusive ideato da DAZN e condotto da Diletta Leotta che ha conquistato gli appassionati di calcio, e non solo, raccontando i personaggi dello sport nazionale e internazionale lontano dai campi di allenamento e dalle sale stampa, non mancherà di accendere ancora una volta i riflettori su questa tematica importante. Thuram, infatti, è da sempre impegnato nella lotta contro il razzismo, la discriminazione e per diffondere un’idea di solidarietà che non abbia confini e che non tenga conto delle differenti origini e provenienze. Nella nuova puntata, Diletta porta Thuram a Bois Colombe, una cittadina fuori Parigi dove il campione arrivò a 9 anni dalla Guadalupa. Qui, ripercorre la sua infanzia ricordando la sua prima casa, il mercato dove giocava a calcio e sognava coi compagni e la scuola elementare dove da piccolo subì lo shock dei primi insulti razzisti, scoprendo di essere “nero”, un concetto che nella sua infanzia in Guadalupa non aveva mai avuto occasione di ‘conoscere’. Per Lilian l’odio delle persone di colore è culturale e così racconta a Diletta: “la gente si spaventa quando lo dico, ma è così. Quando giocavo in Italia e alcuni tifosi facevano l’imitazione della scimmia, ho capito che trattare male i neri è una cosa culturale, trattare male le donne è una cosa culturale, trattare male gli omosessuali è una cosa culturale: è un’abitudine che si radica dentro la tua mente. Ed è gravissimo. I pensieri razzisti diventano una trappola che conforma il tuo immaginario”. L’intervista integrale sarà disponibile su DAZN a partire da lunedì 28 marzo.
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