Trecentosessantadue gol in due, e chissà quante cose li accomunano. Tante, tranne una, l'età, perché Ciro Immobile (32 anni) ha ancora diverse stagioni di carriera davanti, a differenza di Fabio Quagliarella, che di anni ne ha 39 e proprio non vorrebbe lasciare con una retrocessione. La vittoria nel derby ha rilanciato la Sampdoria ma, come i recuperi della scorsa settimana potevano inguaiare la Lazio, quello di oggi tra Salernitana e Venezia può tenere ancora i blucerchiati a rischio Serie B. Per questo, Lazio-Sampdoria sarà partita verissima, oltre che testa a testa tra bomber. Il quindicesimo e il sedicesimo miglior marcatore della storia della Serie A, comprendendo anche il campionato 1945-46 a doppio girone.

Quagliarella era avanti fino a pochi giorni fa, poi Immobile - come spesso gli è capitato da quando è alla Lazio - ha messo la freccia e fatto il record: ora sono 182-180, con entrambi gli attaccanti che hanno nel mirino Gabriel Batistuta a quota 184. Così diversi, ma così simili Immobile e Quagliarella. Entrambi partiti dalla Campania (uno da Torre Annunziata, l'altro da Castellammare di Stabia) e sbarcati a Torino: uno nella Juventus, quasi maggiorenne, l'altro nel Torino, da ragazzino. E durante le loro carriere, Ciro e Fabio si sono dati quasi sempre il cambio: Immobile ha lasciato la Juventus nel 2010, esattamente quando è arrivato Quagliarella.

Poi Ciro è andato via dal Torino (direzione Borussia Dortmund) nell'estate del 2014 e in granata è arrivato Fabio; Immobile è tornato al Toro nel gennaio del 2016 e nella stessa sessione di mercato Quagliarella lo ha lasciato per andare alla Sampdoria, in una città in cui Immobile ha vissuto, ma con l'altra maglia, quella del Genoa. Due vite parallele che si sono incrociate soltanto per qualche giorno, proprio nel Torino. I luoghi del cuore, però, sono gli stessi: la Costiera Amalfitana, dove i due fanno quasi sempre tappa d'estate e ogni tanto si sono trovati pure.

Si conoscono, si stimano, probabilmente avrebbero anche voluto giocare assieme più a lungo. Immobile prenderebbe Quagliarella nella sua squadra del Fantacalcio; Quagliarella, a più riprese, ha detto che Immobile sarebbe stato il centravanti ideale per la Nazionale. I fatti, soprattutto quelli recenti, hanno detto altro tanto che Immobile a fine stagione deciderà se proseguire meno con l'azzurro oltre la finalissima di Wembley a giugno contro l'Argentina: adesso c'è un solo pensiero, quello di regalare alla Lazio la qualificazione all'Europa League e quel quarto titolo di capocannoniere che sembra alla portata. Magari arrivando per la seconda volta a 30 gol (ora è a 27) ed essere irraggiungibile proprio per Quagliarella e tutti gli altri. CorriereDellaSera

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