Tare non ci sta, per ora non si dimette ma al massimo arriverà al 31 agosto a meno che non cambino gli scenari. Angelo Fabiani è diventato il responsabile del settore femminile e della Primavera maschile. Risultati deludenti ma solo negli ultimi tre anni quando il budget è stato ridotto, nulla da eccepire sulla voglia del presidente Lotito di voler cambiare, di certo avrebbe fatto meglio a comunicarlo al diretto interessato prima che ad altri. La convivenza tra i due sembra impossibile. Sul mercato, ad esempio, Tare lavora su nomi (stabiliti con Sarri) ma che vengono fatti passare come iniziative personali. Sembra quasi che ci sia un sabotatore interno pronto ad allungare i tempi di trattativa piuttosto che a ritardare acquisti ormai necessari per il tecnico. Come se i giocatori buoni li hanno scelti gli allenatori in questi anni, mente quelli sbagliati sono tutti opera del dirigente albanese. Una bel paracadute con la vera colpa di Tare di aver scelto sempre il silenzio. Tra qualche giorno sarà tutto più chiaro, il ds è arrabbiato più dell’intromissione di altri nel suo lavoro piuttosto che dello scippo della Primavera. Il chiarimento dell’altro giorno è servito a poco, se Lotito non si fida più di Tare è giusto chiuderla qui. Altrimenti, andranno chiarite competenze e poteri senza danneggiare nessuno. Il Tempo/Luigi Salomone

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