Come riporta il Corriere della Sera, le regole del fuorigioco cambiano ancora. Il motivo è da ritrovarsi nella finale di Nations League tenutasi ad ottobre 2021: Mbappé riceve il pallone partendo in fuorigioco e segna, regalando così il trofeo alla Francia. La rete non fu annullata perché il giocatore è stato rimesso in gioco da Garcia, difensore spagnolo, che in scivolata sfiorò la palla senza nemmeno far cambiare traiettoria.

Dopo questo episodio, l'Ifab, il board che sovrintende al regolamento del calcio, ha stabilito una nuova interpretazione: la volontarietà è fondamentale. La validità di una rete in fuorigioco, se intercettata da un difensore avversario, dipenderà dal tipo di tocco del difensore: giocata deliberata o deviazione. Nel primo caso non si tratta di fuorigioco, nel secondo sì.

Il designatore degli arbitri di Serie A, Gianluca Rocchi, ha commentato la notizia: "Si è cercato di tornare alle origini, penalizzando chi parte in posizione irregolare". Saranno quindi arbitro, guardalinee e Var a stabilire episodio per episodio se c'è volontarietà nel tocco del difensore. Ma come si distingue una giocata deliberata da una deviazione?

Per essere una giocata deliberata, quindi senza fuorigioco, l'episodio deve rispondere ad alcuni parametri:

  1. il pallone non era a distanza ravvicinata;
  2. il pallone non deve muoversi troppo rapidamente;
  3. la direzione del pallone non era inaspettata;
  4. il giocatore ha avuto il tempo di coordinarsi, quindi non scivolata, salto istintivo o movimenti per contatti/controlli limitati;
  5. il pallone che rotola sul terreno è sempre più facile da giocare rispetto a quello in aria.

Come spiega lo stesso Rocchi, i parametri sono oggettivi: la differenza la farà l'interpretazione.

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