Un mercato come non si vedeva da tempo. La sessione estiva della Lazio si chiude con otto acquisti. Sono stati spesi 47,5 milioni (parte relativa agli eventuali bonus) e incassati 14,3 milioni. I primi ad aggregarsi al gruppo sono stati Cancellieri, Marcos Antonio e Casale, seguiti poi da Maximiano, Gila e Romagnoli. A chiudere la lista Vecino e Provedel. La squadra si è rinforzata in tutti i ruoli, proprio come richiesto dal tecnico, peccato per l'ultimo tassello. Quel terzino sinistro che Sarri avrebbe voluto, ma che per un motivo o per un altro non è riuscito a ricevere. Nell'ultimo giorno a disposizione la Lazio ha concluso l'operazione di Acerbi in prestito all'Inter. Tra cessioni e giocatori andati via a parametro zero, la società ha risparmiato ben 16,7 milioni di euro. La lista è lunga: si inizia con i portieri Strakosha e Reina (entrambi svincolati), così come Luiz Felipe, Leiva e Lukaku. Per non parlare degli addii di Muriqi (Maiorca) e Vavro (Copenaghen), senza dimenticare i prestiti di Escalante (Cremonese), Akpa-Akpro (Empoli), Raul Moro (Ternana), Jony (Sporting Gijon), Durmisi (Leganes), i due milioni presi dal Leuven per Kijine. Poi un gran numero di operazioni collaterali che riguardano ex calciatori della Primavera, girati a società di livello inferiore. In molti davano quasi per scontata la cessione di Milinkovic, rimasto a Roma per mancanza di offerte ritenute all'altezza da parte del patron Lotito. Nel corso delle settimane è emerso e rientrato nel giro di pochi giorni l'ennesimo caso Luis Alberto. Romagnoli mercoledì è uscito in tempo nella trasferta di Marassi, scongiurando l'infortunio. Sarà a disposizione per il match di domani con il Napoli. Così come Felipe Anderson, che ha dovuto mettersi cinque punti di sutura dopo lo scontro con Sabiri. A meno di un ricorso al mercato degli svincolati, la rosa della Lazio è completa. Ora toccherà a Sarri e alla squadra.

Il Tempo

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