foto Fraioli

Sale l'ansia per Ciro Immobile, anche se l'allarme rosso anche non sta suonando. Il bomber ieri non è risultato tra la lista dei convocati per la partita contro l'Inghilterra per una contrattura al bicipite femorale della coscia destra. L'infortunio potrebbe metterlo a rischio anche per la gara contro lo Spezia il 2 ottobre, anche se le sensazioni sono positive in quanto l'attaccante della Lazio non ha ancora lasciato il ritiro della Nazionale. Oggi si sottoporrà agli esami strumentali.

Era inevitabile che prima o poi Immobile si fermasse. Ha giocato per ora 775' tra Campionato e Coppa, più di qualsiasi altro giocatore offensivo in Italia: in più, non c'è spazio per fermarsi e riprendersi. Ciro, però, è fondamentale. Da quando è stato acquistato nel 2016, non è mai successo che i biancocelesti siano riusciti a registrare un bilancio positivo tra vittorie e sconfitte nelle partite che l'attaccante ha saltato. Questo perché, oltre ad essere un giocatore che incide tantissimo, non ha una valida alternativa. In questo modo, non è sostituibile e Ciro continua ad accumulare fatica e a saltare partite.

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Corriere della Sera
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