Non si smentisce, Lotito. Sabato aveva dato per chiuso il mercato, invece ecco il colpo di coda: Luca Pellegrini, che aspettava una chiamata da almeno 15 giorni. È di proprietà della Juventus e considerava chiusa la sua avventura al Francoforte. Voleva tornare in Italia e a Roma, tanto da abbassarsi notevolmente l’ingaggio: più della metà di quello che avrebbe dovuto percepire.

Ha firmato in prestito con diritto di riscatto a 15 milioni di euro, un prezzo onesto per un calciatore del 1999 che in carriera ha alternato alti e bassi. Chissà se con Sarri si consacrerà e trovarà continuità. Di certo, con Pellegrini la Lazio colma una lacuna esistente da almeno un paio d’anni, quella del terzino sinistro. Rimane invece il problema evidenziato da Sarrinelle ultime settimane: le rotazioni non ampie in attacco. Il vice-Immobile diventa materia di giugno. Intanto Pellegrini si gode la Lazio. Nonostante abbia esordito con la Roma, il suo cuore è biancoceleste. A confermare la sua passione laziale è anche il padre, Mauro, a LazioPress: “Siamo una famiglia di laziali da sempre. Luca ha fatto un gesto d’amore incredibile nei confronti della Lazio”. Oltre a Pellegrini, la società ha depositato anche il contratto di Diego Gonzalez, esterno classe 2003 ormai ex Celaya.

Il mercato in uscita, invece, praticamente è stato nullo, ma non è ancora chiuso. Fares era l’esubero che doveva essere ceduto, fino a ieri notte ancora era un calciatore biancoceleste: magari può essere piazzato nei paesi con il mercato ancora aperto, come in Turchia (c’è l’Antalyaspor). Hanno cambiato maglia temporaneamente poi Escalante (Cadice), Raul Moro (Oviedo) e Durmisi (Tenerife), ma tutti già avevano lasciato Formello ad agosto in prestito. L’unica vera cessione, sempre in prestito, è quella di Kamenovic allo Sparta Praga, che può esercitare il diritto di riscatto. TuttoMercatoWeb/Riccardo Caponetti

Chi è Diego Gonzalez, l'attaccante acquistato sul gong dalla Lazio
La Repubblica | Lazio, il rinforzo in extremis: Pellegrini va da Sarri