Carisma, esperienza, determinazione. Ma soprattutto i gol. Ciro deve tornare al più presto il vero Immobile: la Lazio ha bisogno più che mai del suo capitano. E passato un mese esatto dalla sua ultima rete in biancoceleste. Era il 4 gennaio, ripresa del campionato dopo lo stop per il Mon-diale. I biancocelesti, impegnati sul campo del Lecce, erano passati in vantaggio proprio grazie alla zampata del numero 17. Poi il blackout e la rimonta giallorossa. Pochi giorni dopo era rimasto a secco contro l'Empoli, poi l'infortunio rimediato sul campo del Sassuolo a metà mese. Lesione di primo grado, altre due settimane fermo per problemi muscolari. Non era mai stato costretto a dare forfait per tutte queste partite. Il ritorno durante l'ultima giornata di Serie A, quella contro la Fiorentina terminata 1-1: poco più di 20 minuti per ritrovare il feeling con il terreno di gio-co, senza però lasciare il segno. Nonostante una forma fisica non propriamente al top, Sarri ha deciso ugualmente di schierarlo titolare all'Allianz Stadium nei quarti di finale con la Juve. Dopo un primo tempo opaco, Ciro è rimasto negli spogliatoi. Al suo posto Pedro. Tutto programmato a detta del tecnico, che a fine gara ha dichiarato: «Immobile è stato un cambio programmato. Abbiamo deciso di farlo partire dall'inizio perché sono partite ad eliminazione diretta e si rischiavano i supplementari. Se lo avessi messo nel secondo tempo avrebbe fatto più minu-ti: dovevamo cercare di riportarlo in condizione. Un'assenza pesante, che ha avuto delle ripercussioni anche sugli altri attaccanti in rosa. Purtroppo l'infortunio di Ciro ci ha messo in una situazione in cui i tre davanti hanno fatto tante partite nel mese di gennaio, quindi può darsi che abbiamo perso un pizzico di brillantezza. Praticamente è un mese che non ci alleniamo più perché giochiamo ogni tre o quattro giomi. Il rientro di Ciro ci dovrebbe facilitare». Anche dal punto di vista delle marcature. In questo periodo infatti la Lazio fa fatica a essere pericolosa e a segnare. L'apporto di Immobile al Bentego-di sarà determinante, Lui che contro il Verona ha dei numeri spaventosi: sono 13 i gol in 14 incroci in carriera. Una media migliore ce l'ha solo contro il Genoa (15 su 15). Da quando è a Roma ha punito l'Hellas 9 volte in 8 partite. Anche all'andata ha lasciato il segno sbloccando il risultato al minuto 68. Sarri valuterà con attenzione le mosse da qui a lunedì sera.   Il Tempo/Daniele Rocca

Hellas Verona-Lazio, i precedenti: c'è da riscattare il poker di Simeone
Sperimentazione della FIFA sul fuorigioco: ecco come cambia la regola