L'anti-Napoli non c'è, quindi si cerca l'anti-Sarri. L'allenatore biancoceleste è al secondo posto in classifica e si è messo in tasca tutti gli altri guru della Serie A, ad eccezione di Allegri che però attende a Roma l'8 aprile. Tre gol a Inzaghi, due a Gasperini, quattro a Pioli, una a Spalletti e due, andata e ritorno, a Mourinho.

Il terzo trionfo contro Mourinho vale una doppietta che mancava da 11 anni ma anche il 13esimo punto ottenuto contro una big quest'anno. Come ricorda il Corriere dello Sport, l'anno scorso la Lazio con le big faticava, adesso le batte tutte.

Tornando al derby, o meglio, alla vigilia, Sarri l'ha vissuta dividendo la giornata tra campo e sala video. Aveva diretto due sedute di allenamento e parlato a ripetizione con i suoi giocatori, addirittura entrando nello spogliatoio. E' stato mentalista e tatticista, è riuscito a vincere due derby senza Immobile e con Anderson adattato a falso nueve. Ha impostato la partita con il suo solito movimento "palla dentro, palla fuori", chiedendo ai suoi giocatori di indurre gli esterni della Roma a indirizzarsi verso il possessore, così da farli correre e stancare. Dopo l'intervallo, poi, Sarri ha tranquillizzato la squadra e hanno atteso l'attimo giusto per fare gol.

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