Come se lo era immaginato, probabilmente anche meglio. Romagnoli si sta godendo la prima stagione con la Lazio. «Ho tenuto la maglia, è la più importante che ho - disse dopo il suo primo gol in biancoceleste, contro lo Spezia - L’ho cambiata tra primo e secondo tempo per dare la seconda ai tifosi». Quel giorno rivolse un pensiero anche ai bambini, facendo emergere il proprio lato romantico: «Ho fatto sognare i bimbi, come me quando ero piccolo, spero che anche loro un giorno possano vivere tutto questo». Le emozioni non avevano però ancora nemmeno lontanamente raggiunto l’apice. I due derby vinti, entrambi senza subire gol, hanno dimostrato quanto Romagnoli, che in estate ha rifiutato offerte più ricche di quella laziale pur di indossare la maglia biancoceleste, sia stato importante per la crescita della squadra. Rispetto all’anno scorso la squadra di Sarri ha subìto meno della metà dei gol (19 a 42): se la fase difensiva è migliorata così sensibilmente il merito ovviamente è di tutti, ma il numero 13 è evidentemente il leader del reparto arretrato. Non si prende la fascia da capitano per caso in un club come il Milan. «Romagnoli per noi è una pedina importantissima, sembra nato apposta per difendere così - ha detto Sarri -. È diventato la guida, con lui sono cresciuti tutti». Ha carisma, oltre che qualità tecniche. Soprattutto, però, incarna lo spirito del tifoso in campo. E fuori, come dimostra il battibecco con Mancini a fine gara. «Non c’è un terzo derby quest’anno, vero?”, ha chiesto ironicamente negli spogliatoi, rispondendo a Mourinho che dopo l’eliminazione della Lazio da Europa e Conference League aveva chiesto ironicamente se i biancocelesti avrebbero partecipato anche a una terza competizione internazionale. Il video dell’intervista di Romagnoli è diventato virale sui social, così come la sua foto con la maglia della nazionale: è dal novembre del 2019 che non gioca in azzurro, motivo per il quale la sua convocazione (l’unico laziale chiamato dal c.t. Mancini), inorgoglisce i tifosi. E ovviamente lui e la sua famiglia, tutta col cuore biancoceleste. Per questo Romagnoli il doppio derby vinto se lo è goduto fino in fondo, così come sta assaporando l’idea di giocare con la Lazio in Champions. Anche quello sarebbe bellissimo. Forse più di quanto possa immaginare. Corriere della Sera/Elmar Bergonzini

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