Ai microfoni di Cusano Italia Tv, durante il programma "Cose di Calcio", è intervenuto Luciano Zauri, ex difensore e Capitano della Lazio. Queste le sue parole sul Derby di domenica pomeriggio, vinto dai biancocelesti per 1-0 contro la Roma:

“La partita di domenica pomeriggio tra Lazio e Roma valeva molto per la classifica. E poi si sa il derby di ritorno vale di più, sia perché la stagione è inoltrata e la classifica è più delineata sia perché poi passano molto mesi per il derby successivo. Una grande Lazio, dal primo all’ultimo minuto. Poi con l’espulsione di Ibanez la partita è andata in discesa. La squadra biancoceleste era l’unica che provava a fare qualcosa, la Roma si è difesa nella sua metà campo, il gol era nell’aria. È una Roma che ha fatto un passo indietro rispetto a quanto aveva fatto prima”.

Zauri poi ha continuato a parlare del match dell'Olimpico, soffermandosi sull'atteggiamento della panchina giallorossa e sull'espulsione, arriva nel primo tempo, di Ibanez: “La Roma ha una panchina molto vivace. Loro non perdono mai l’attimo per mettere i piedi in campo, non è un bel vedere, credo che lo spettacolo che regalano i 22 nei 90 minuti basta e avanza. Chi è fuori deve fare lo spettatore e non creare disturbo. Espulsione di Ibanez? Gli episodi condannano una squadra o l’altra, ma ridurre il tutto all’errore di un singolo è riduttivo vista la mole di gioco messa in campo dalla Lazio. La Roma è stata molto rinunciataria sin dall’inizio, il gioco della Lazio è stato possesso palla e finalizzazioni. Per la Roma qualche ripartenza, ma credo Provedel non abbia toccato palla”.

L'ex calciatore della Lazio ha affrontato anche il tema Nazionale, rispondendo così alla domanda sulla mancata convocazione di Mattia Zaccagni, il calciatore che ha deciso la stracittadina“Lo meriterebbe per il suo percorso, partito già nella stagione scorsa con il Verona. Non è certo una bocciatura, è una scelta che il ct ha fatto, ma credo che Zaccagni sia sulla lista di Mancini. Se dovesse continuare con questo tipo di atteggiamento e di prestazioni, la nazionale è una logica conseguenza”.

Infine, Zauri è tornato a parlare di Lazio, soffermandosi su Ciro Immobile ed Ivan Provedel“Quest’anno Immobile non ha mai giocato al massimo delle sue prestazioni e quelle volte che lo ha fatto non ha mai raggiunto una condizione fisica degna del suo nome e dei suoi numeri. Se le maglie da affidare ai giocatori sono tre e tre sono i giocatori da mandare in campo, questi senza di lui sembra si siano responsabilizzati molto di più. Ovvio che Felipe Anderson messo lì davanti poteva apparire una follia, ma ha contribuito a questo modo di stare in campo come Sarri usava Mertens, come finto nueve. Provedel? Nemmeno lui credo si aspettasse questo impiego full, è stato bravissimo a ritagliarsi questo ruolo. Ha anche sfoggiato interventi importanti in questo campionato, i numeri parlano chiaro”.

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