Quest'oggi, grazie al punto conquistato contro il Cosenza, la Lazio Primavera è tornata in massima serie. La Primavera 1, ambita già la passata stagione ma sfumata con una seconda fase di stagione negativa e del tutto con la sconfitta nei playoff, è oramai divenuta realtà. A un inizio di stagione sottotono è seguita un'importante risalita dei ragazzi di Stefano Sanderra che dalla vittoria di Pisa hanno cambiato atteggiamento non perdendo una gara per moltissime giornate, fino alla sconfitta in casa della Ternana, che non ha comunque rovinato la festa dei biancocelesti. La squadra, oramai lanciata, ha poi continuato a vincere e guadagnare punti preziosi fino alla conquista di questa promozione.

Cosa è cambiato? Nelle prime giornate la Lazio non aveva evidentemente ancora appreso al meglio quelle che erano le idee del mister, considerando che la squadra sembrasse non reagire neanche a livello mentale, quella mentalità a cui Sanderra ha in più occasioni fatto cenno proprio nelle interviste post promozione. Dalla vittoria di Pisa, poi, la squadra ha iniziato ad avere una fisionomia importante, a muoversi in modo decisamente più sciolto giungendo, così, a togliersi diverse soddisfazioni trovando una continuità allucinante che nel giro di pochi mesi ha portato i biancocelesti in alto a tutti.

La ricetta? Di sicuro una nuova mentalità, ma anche dei giocatori che hanno fatto un salto importante: un cenno non può non andare a Di Tommaso e Napolitano, che hanno letteralmente smosso la situazione tra il centrocampo e la trequarti. Importante fare cenno, poi, agli arrivi di Gonzalez e Balde, i quali uniti ai già presenti Crespi e Sana Fernandes hanno creato una realtà offensiva importante capace di risolvere con facilità diverse partite. La difesa anche ha vissuto una nuova maturità, con il consolidamento della coppia difensiva Dutu-Ruggeri, il capitano sempre più trascinatore e leader di questo club. Un percorso molto importante portato a compimento e che quest'oggi ha vissuto la sua realizzazione massima.

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