Ancora Luis a Marassi

La prima volta non si scorda mai, figuriamoci quando rischia di coincidere con una delle ultime, se non l'ultima. Era il 15 aprile 2017 quando Luis Alberto si accese sotto la Lanterna e illuminò la Lazio con la sua prima magia in Serie A: Inzaghi lo fece subentrare a 10' dalla fine e lo spagnolo recuperò il risultato (2-2) con un gran tiro dalla distanza. Lì iniziò la storia biancoceleste del Mago con 51 reti e 76 assist in 302 presenze in tutte le competizioni, e 8 stagioni con questa maglia. Quella di oggi (ore 18.30) a Marassi, dunque, non potrà essere una partita come un'altra. Luis Alberto è sempre stato croce e delizia, ma stavolta la situazione è diversa.

Le parole di Luis Alberto

 Dal punto di vista tecnico, Tudor ha avuto carta bianca, ha deciso di non rinunciare alla sua qualità contro il Genoa (ultima spiaggia per l'Europa), nello stesso undici che ha battuto la Salernitana. Ma le dichiarazioni d'addio di venerdì scorso nel post-gara rimangono un terremoto sotto l'erba. «Io dico sempre quello che penso e ho risposto a una domanda», ha chiarito il Mago nel confronto con Fabiani, che ha deciso di usare la diplomazia («Uscita estemporanea») e firmare una tregua sino a fine annata.

Il Messaggero

33° SERIE A | GENOA-LAZIO 0-1 (67' Luis Alberto)
Il Messaggero | Caos Luis Alberto, Lazio pronta a chiedere i danni