Lazio, Rovella non si ferma più: raggiunto un altro record
L’importanza di Rovella: altri numeri e dati lo confermano

Già a partire da sabato, la Lazio affronterà un serio tour de force, prima il match casalingo contro l’Atalanta e poi il derby in casa Roma. Tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025 si prevedono emozioni importanti e due partite che i calciatori biancocelesti, forse, dovrebbero considerare come due vere e proprie finali. Il calendario della Lazio è fitto di impegni anche dopo Gasperini e Ranieri, riprenderà l’Europa League e comincerà la seconda fase del campionato di Serie A, le cui posizioni di classifica, sulla carta almeno, costituiscono l’obiettivo principale di quest’anno.
Lazio: la situazione a centrocampo
Le difficoltà della Lazio di questo periodo non risalgono solo alla difficoltà del match ma anche all’organico e allo spogliatoio. La squadra è alle prese con numerosi infortuni: Vecino, Pedro e Noslin sono i più difficili da contrastare e quelli che pesano maggiormente sui prossimi impegni. In particolare, a centrocampo (soprattutto dopo la cessione di Cataldi a fine estate) tutto il lavoro graverà su pochi uomini: Guendouzi, Dele-Bashiru, ma soprattutto Rovella. Come riportato da Il Corriere dello Sport, il centrocampista ventitreenne ha siglato un record anche in occasione della partita con il Lecce: 12,3 km percorsi in 90 minuti più recupero. Nessuno ha fatto meglio durante questo match. Ci sono poi altri dati che arricchiscono la sua prestazione: 90 palloni toccati, 63 passaggi riusciti (15 nell’ultimo terzo di campo). Il suo volume di gioco è testimoniato dalle immagini del rigore provocato dal fallo di mano di Guilbert che gli rendono giustizia. Questi sono solo alcuni numeri che dimostrano la centralità e l’importanza di Rovella, un giovane affermato proprio a Roma e in continuo progresso. Fino alla fine di novembre, Baroni aveva alternato i mediani sfruttandoli tutti, compresi Vecino e, a volte, Castrovilli. Ora, però, Rovella e Guendouzi sono in attesa degli interventi sul mercato per rinforzare il loro reparto ed evitare che tutto il lavoro di un reparto impegnativo come il centrocampo biancoceleste gravi quasi esclusivamente su di loro.

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