Non resta che aggrapparsi all'uomo del momento. Almeno Zaccagni è un'ira di Dio, trasforma ogni pallone in oro. A 26 anni, in qualunque palcoscenico. Quel tacco volante europeo è dipinto d'azzurro. E una cartolina al ct Mancini dal do Dragao, lo stadio che ospiterà l'Italia nello spareggio finale col Portogallo. Ciro non c'è, Mattia è già pronto. Nessun centrocampista da dicembre ha segnato più gol (5) e fornito più assist (4). Lotito lo ha preso nell'ultimo giorno di settembre, in prestito con obbligo di riscatto a poco più di 7 milioni, oggi ne vale almeno il triplo. Sarà per questo che il presidente ci ha preso gusto e, per sostituire Luiz Felipe (sempre più vicino al Betis), insiste per centrare l'affare Romagnoli a parametro zero. Contatti avanzati anche per Sergio Rico, Sarri vuole Emerson Palmieri e Matias Vecino. Chissà se stavolta il mercato si fa in anticipo proprio per le lamentele di Maurizio. C'è un contratto sino al 2023, ma manca ancora il rinnovo. Il ds Tare mercoledì ha incontrato l'agente Mendes e a Oporto sono convinti che proprio l'ex Conceição il prossimo anno sbarcherà sulla panchina della Lazio. Un nuovo ammiccamento c'è stato, ma forse è solo un avviso a Sarri, che rimane padrone del suo destino. Giovedì prossimo ci sarà la rivincita con Sergio all'Olimpico. Zaccagni è squalificato, è già iniziata la via crucis per il recupero di San Ciro. Il Messaggero/Alberto Abbate

Rivivi l'ultima puntata stagionale di FootballCrazy, programma condotto da Elisa Di Iorio e dedicato a Pino Wilson. In studio Giancarlo Oddi e James Wilson
Lazio, i gol segnati senza Immobile: 7 in quattro partite tra Serie A ed Europa League