È andata in scena nel tardo pomeriggio di ieri, nella location di Palazzo Conti nel comune romano di Labico, la presentazione di “A mani nude”, autobiografia in cui l’ex portiere Fernando Orsi si racconta per mano del figlio Gabriele. Un libro in cui il giovane ragazzo fa emergere l’uomo, la parte più intima che c’è dietro all’estremo difensore e a quei guantoni sfoggiati in campo; e non mancano aneddoti dettagliati e spesso rivelati con una sottile ironia, quella di un figlio che si ritrovava a Formello o alla Pinetina a calciare le punizioni con i campioni, come se fosse la normalità. D’altronde quella era la sua quotidianità da bambino. 

L’ex biancocleste, ed attuale opinionista Sky, si intrattiene con i presenti e non mancano confessioni sulla sua Lazio, con cui ha vissuto tanti momenti, sia delicati che belli, senza dubbio tutti custoditi in un angolo dedicato ai ricordi preziosi: “Lorenzo, Zoff e Chinaglia? Parliamo di tre persone completamente differenti, il primo aveva un’idea ‘bizzarra’ di calcio; il secondo ancora oggi lo chiamo ‘Presidente’, abitiamo a pochi metri di distanza e spesso mi fermo a conversare piacevolmente con lui: è semplicemente di un altro livello. Su Giorgio non c’è troppo da dire, sappiamo bene cos’è stato per la Lazio ed i suoi tifosi: al suo ritorno a Roma avevamo sempre lo stadio pieno”. Poi la parola passa a Gabriele, che racconta com’è nata l’idea del libro: “Come ho vissuto la popolarità di mio padre? Solo crescendo ho capito davvero la fortuna che ho avuto; da bambino qualche compagno di classe me lo faceva notare, ma per me parlare con i calciatori era parlare con gli amici dei miei genitori, tutto qui. Ricordo bene le giornate al centro sportivo della Lazio prima e in quello dell’Inter poi. Ho fatto la doccia con gente del calibro di Mihajlovic e Mancini. Tuttavia avevo un bel legame con tutti, specialmente con Vieri, Colonnese ed Inzaghi; è stato quest’ultimo a darmi l’ispirazione per il libro: ero a Formello e lui, da attaccante sempre desideroso di fare gol, ha tentato una scivolata su una palla impossibile: la sfera è finita out e stava per colpirmi in pieno volto. Chi ha salvato il mio viso? Papà, che ha allungato il braccio ed ha 'parato' quel pallone (a mani nude n.d.r.)”.

A fine pomeriggio foto con il pubblico e firma copie, a cui ha partecipato una delegazione del Comune locale, che ha fortemente voluto l’evento: presenti il Sindaco Danilo Giovannoli, il Consigliere delegato allo Sport Paolo Galli, il Consigliere alle Politiche Europee Adriano Paoletti e l’Assessore alla Cultura Tina Miele.

Fernando e Gabriele Orsi Fernando e Gabriele Orsi Copertina libro Fernando Orsi Fernando e Gabriele Orsi Labico
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