Una sola direzione per la seconda parte di stagione. Dopo tre giorni di riposo, Sarri ritrova la sua Lazio con la ripartenza nel mirino. Le ultime quattro settimane sono state ottime per il Comandante, rimasto con l’amaro in bocca ad Almeria, sì, ma comunque soddisfatto dai ritmi dei suoi calciatori tanto da rimandare ogni tipo di analisi ad oggi. Ingiusto fasciarsi la testa e fare lunghi discorsi per un crollo in amichevole in parte preventivato, per lo più dopo un rientro impegnativo nella notte e con le vacanze alle porte. Al tecnico non piace mai perdere, ma dopo le buone uscite nel ritiro turco e i carichi di lavoro sostenuti, una battuta a vuoto era plausibile. Che poi inciampare prima del ritorno ufficiale in campo non è stato nemmeno tutto questo disastro. Grazie alle pressioni sbagliate contro l’Almeria – il disimpegno che è riuscito peggio – Sarri e il suo staff avranno ulteriore materiale su cui lavorare con i reparti nelle prossime sedute tattiche a Formello.

“ACCORDO” - Saranno cinque giorni impegnativi quelli che attenderanno la squadra prima del riposo del primo gennaio. Ecco perché il Comandante è pronto a stringere un “patto di Natale” con Immobile e compagni. D’ora in poi non si scherza più, quindi sarà necessario confermarsi quel gruppo compatto della prima parte di stagione per raggiungere l’obiettivo prefissato: la qualificazione in Champions League. Finire entro le prime quattro è la promessa fatta dai giocatori alla società, perciò, per mantenerla, dalla trasferta di Lecce (biglietti in vendita dalle 10 di oggi) ripartirà una corsa che non ammetterà errori. Vietato l’atteggiamento remissivo mostrato in attacco in Spagna, così come le disattenzioni che hanno rialzato i gol subiti a 2 di media a partita. La solidità del reparto arretrato è stata la nota più lieta finora e Sarri ripartirà proprio da quest’utlima oggi pomeriggio (ore 15) con il gruppo al completo, visto che torneranno a disposizione anche gli assenti dell’ultima amichevole. In primis Zaccagni, già con i compagni venerdì mattina. Poi Casale, reduce dal positivo stage con l’Italia e una seduta in palestra quattro giorni fa. Dovrebbe infine rivedersi anche Hysaj, protagonista di un allenamento differenziato durante lo scarico post Almeria della squadra. Tutti uniti verso un unico obiettivo, sorretti dalla spinta dei tifosi che ancora una volta hanno risposto presente. La vigilia di Natale oltre che il primo giorno di feste è stata anche la deadline per l’iniziativa “Christmas Box”, i mini abbonamenti ideati per i primi due mesi del 2023 per le partite di Serie A in casa contro Empoli, Milan, Fiorentina, Atalanta e Sampdoria. Sono state oltre mille le tessere staccate dai sostenitori biancocelesti, già capaci quest’anno di raggiungere la più alta media di presenze allo stadio della gestione Lotito (42.462, quarta del campionato attuale). Ulteriore dimostrazione di unione, a conferma delle parole del patron ai canali del club in vista del Natale: «La Lazio è come una famiglia, dove ognuno ha un proprio ruolo e deve aiutare l’altro». Di aiuti però ne arriveranno pochi dal mercato per Sarri e il presidente lo ha ripetuto al tecnico. L’imperativo sarà cedere gli esuberi Kamenovic e Fares (infortunato), piazzare di nuovo Escalante e sperare nel 45% della futura rivendita di Muriqi, finito sul taccuino di diversi club tra Liga e Premier League dopo gli 8 gol in 13 apparizioni stagionali col Maiorca. Regalo non da poco, occasioni permettendo. Il Messaggero/Valerio Marcangeli

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