Cade in casa della Lazio il Cluj, 1-0 finisce all'Olimpico la gara di andata degli spareggi di Conference League. In conferenza stampa l'allenatore dei rumeni Dazn Petrescu ha analizzato la sfida: "Sono rimasti in 10 presto, è vero, ma anche in 9 la situazione non sarebbe cambiata perché c'è una differenza netta di valore tra noi e l'avversario e va riconosciuto; noi abbiamo creato poco e abbiamo perso un'occasione nel primo tempo. E poi loro hanno Immobile che ogni anno dimostra le sue qualità. Avevamo bisogno di un centrocampista con più iniziativa e che andava più in attacco, ma parliamo anche di valori economici diversi: vedi Milinkovic che vale 100 milioni. Io non posso rimproverare nulla ai miei. Il ritorno? Loro sono favoriti, ma tutto è possibile nel calcio. Noi sicuramente ce la metteremo tutta perché vogliamo vincere, il problema sta nel fatto che tra due giorni, letteralmente due, abbiamo un'altra partita molto importante per noi. Espulsione di Patric? C'era un arbitro inglese, loro non danno rossi: io li conosco, ma se ha dato il cartellino significa che era da espellere; io dalla panchina non ho visto bene. Coraggio? Se fossi sceso io in campo lo avrei messo: ad ogni modo, ho giocato sempre con due attaccanti, ma il coraggio non basta nel calcio, soprattutto davanti ad un avversario così. Sarri? Abbiamo parlato prima della gara e mi ha detto che il mio compagno Zola è stato il suo secondo a Chelsea, gli ho detto che lo sapevo e gli ho fatto i complimenti; dopo la partita mi ha chiesto le temperature di Cluj. Lui è un bravo tecnico, sa fare molto bene. Il confronto del 2019? C'erano altri giocatori, c'era Paulo Vinicius: anche oggi potremmo farcela ma la Lazio è di un altro livello. Nelle ultime gare sono arrivate sconfitte, ma non penso ai cambiamenti, serve l'atteggiamento giusto per andare avanti".

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