Sergej Milinkovic-Savic è tornato e ora ha messo nel mirino lo Spezia. Non sarà di certo un piccolo intervento ai denti - motivo per il quale ieri non si è allenato - a fermarlo. Prima del Monza, Sarri aveva chiesto pazienza nei suoi confronti: «Lo aspettiamo con grande fiducia. Se arriverà al 100% nel finale di stagione ci potrà fare la differenza». E la riposta di Sergej non si è fatta attendere. Allo U-Power Stadium ha segnato su punizione dopo quasi due anni dall’ultima perla a Napoli. Una traiettoria valsa il raddoppio, ma soprattutto il sorpasso su Pandev come miglior marcatore straniero della storia della Lazio. Era questa la scintilla che si aspettavano tutti a Formello per il rush finale del Sergente che, non ancora sazio, ha deciso di colpire di nuovo contro la Juventus. Stop di petto e mancino alle spalle di Szczesny, e poco importa delle polemiche per il presunto fallo su Alex Sandro: «Ho poggiato la mano, ma non ho spinto così forte come ha fatto sembrare lui. Se hanno visto che non era fallo si può chiudere qui il discorso». Schietto come al solito il serbo, che dopo qualche mese di appannamento è tornato a suonare la carica: «Siamo secondi e vogliamo rimanerci fino alla fine». Se la Lazio per la seconda volta nella gestione Lotito è lì a questo punto della stagione, molto lo deve anche ai 6 gol (8 considerando anche l’Europa) e gli 8 assist del serbo, premiato sabato per l’ennesimo traguardo raggiunto: «Non me l’aspettavo. Dopo otto anni 66 gol (in 332 presenze, ndc) sono tanta roba. Provo a farne di più così resto da solo al primo posto».

L’INCOGNITA - Centrocampista e calciatore straniero con più timbri nella storia biancoceleste. Il percorso di Milinkovic è stato un lungo crescendo di emozioni che però difficilmente si protrarranno oltre la scadenza di contratto a giugno 2024. Per adesso il serbo preferisce non parlarne: «Mi manca ancora un anno e qualche mese, ma io mi concentro sul campo. Alla fine vedremo, anche in base a quale obiettivo riusciremo a raggiungere». Nessuno sbilanciamento, diktat chiaro dato da Kezman, alla ricerca di offerte importanti per il proprio assistito, che intanto, anticipando eventuali tentativi di Lotito, in privato al club ha reso noto di non aver intenzione di rinnovare. Ecco perché i prossimi mesi estivi saranno ancora più bollenti di quelli degli anni precedenti, già molto caldi di per sé. La Juventus è la squadra italiana che più si è avvicinata a Sergej, ma considerate le problematiche extra campo è la Premier League ad attirare sul serio il centrocampista, con Arsenal e Newcastle che hanno già sondato il terreno e il West Ham che potrebbe entrare in corsa cedendo Rice.

SOSTITUTI - A quel punto il sogno di Sarri sarebbe ricevere Zielinski in cambio. Nel caso di un tentativo, servirebbero comunque 40 milioni di euro, tanti quanti al massimo ne entrerebbero con la cessione di Milinkovic. Ecco perché va sempre considerata la pista Frattesi, ex settore giovanile biancoceleste e di recente contattato da alcuni leader dello spogliatoio come successo con Romagnoli in passato. Il Sassuolo lo valuta attorno ai 30 milioni, ma su di lui ci sono anche la Roma e la Juve. Per quanto riguarda i giovani invece restano in quota le candidature di Baldanzi e soprattutto Fazzini, gioiellini dell’Empoli che hanno stregato Sarri. Lotito già lo sa. Il Messaggero/Valerio Marcangeli

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