Sarri tra presente e futuro. Il derby vinto e il secondo posto in classifica impongono alla Lazio di puntare all'obiettivo Champions. A undici giornate dalla fine è ormai doveroso, anche se si tratterebbe di un traguardo a suo modo storico. In oltre cinque anni di gestione Inzaghi, la qualificazione ai gironi dell'Europa che conta è arrivata in una sola occasione. Ora però c'è da mantenere la concentrazione al massimo. Lo sa l'allenatore, lo sanno ancor meglio i calciatori. Non si può sbagliare niente, tutte le concorrenti sono a breve distanza. Senza calcolare la posizione della Juve e dei 15 punti di penalizzazione. Durante la sosta però c'è tempo anche per guardare avanti, speculando su quelle che saranno le mosse estive del club. Si deve partire dalle certezze. Alcuni calciatori non fanno parte del progetto tecnico di Sarri, come evidente a tutti. Da Maximiano a Basic, passando per Marcos Antonio. Poi ci sono i giocatori con il contratto in scadenza, vedi Pedro e Luka Romero. Il primo in caso di piazzamento Champions potrebbe rinnovare un altro anno, rimandando il suo ritorno in Spagna di dodici mesi. Mentre per il baby argentino la strada sembra segnata. Sempre tenendo in considerazione le disponibilità della società, l'allenatore ha ben in mente quelli che potrebbero essere gli elementi per rinforzare la rosa. «Alla Lazio, ogni volta che si compra un giocatore, litigo tutte le volte perché io voglio calciatori italiani», aveva confidato qualche giorno fa Sarri durante la premiazione al Gran Galà dello Sport a Castiglion Fiorentino. Tra i nomi entrati in orbita biancoceleste c'è quello di Jacopo Fazzini, classe 2003, dell'Empoli. Centrocampista di gamba, capace di coprire tutto il campo con grande facilità. È uno dei profili maggiormente seguiti dallo staff del tecnico. Per la porta invece, se dovesse partire Maximiano, occhi puntati su Audero della Samp. Restano in casa blucerchiata, si è ipotizzato che Gabbiadini potesse interessare come alternativa a Immobile per la prossima stagione. Poi ci sono i colpi a parametro zero, come Gagliardini, anche se non convince fino in fondo. Intanto dai ritiri delle nazionali impegnate in questi giorni, sono arrivate le parole di Mario Gila. Il centrale spagnolo, impegnato con l'Under 21, ha raccontato i suoi primi mesi alla Lazio: «Mi sto adattando bene. Sono molto felice. È stato un po' difficile trovare minutaggio, ma conosco la qualità della squadra e so di cosa è capace. Sto imparando molto, soprattutto in fase difensiva e a sapere come si sta in una squadra di alto livello. Stiamo lavoran- do bene e siamo secondi in classifica. Stiamo facendo bene in campionato e speriamo che il prossimo anno ci andremo in Champions per fare quel piccolo salto di qualità». Il Tempo/Daniele Rocca

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