Fraioli
Fraioli

Domani alle 18.00 Lazio e Juventus si affrontano all'Olimpico in quello che sarà l'esordio di Tudor sulla panchina biancoceleste. Dopo il successo di Frosinone, il tecnico croato ha avuto a disposizione diversi giorni per iniziare ad apportare le proprie modifiche all'assetto biancoceleste. La redazione di Laziopress.it ha contattato in esclusiva Francesco Oppini, noto opinionista di fede bianconera, che ai nostri microfoni ha commentato così l'avvicinamento alla sfida. 

Un commento alle dimissioni di Sarri? Un bilancio del tecnico in questi tre anni?

L'anno scorso ha sorpreso tutti, il secondo posto dell'anno scorso ha parlato tanto di calcio. Una squadra con tanta qualità, in un lavoro proseguito bene dopo il primo anno, per poi sciogliersi in campionato in questa annata, probabilmente per gestione di giocatori: se perdi uno come Milinkovic-Savic e non lo sostituisci. Da esterno sembra che ci fossero problemi di spogliatoio, come se non ci fosse più unità di intenti tra lui e la squadra, ma le chiacchiere poi vanno verificate sempre. Quello che mi interessa è capire come una squadra arrivata seconda l'anno prima, possa poi l'anno dopo trovare difficoltà così importanti l'anno successivo: c'è modo e modo di cambiare, strano perchè è stato un percorso che ha accompagnato sia Lazio che Napoli. Ora c'è tempo per recuperare, con Tudor ci potranno essere cambiamenti molto importanti e una scossa arriverà”.

Cosa porta Tudor alla causa biancoceleste?

Spero che non porti ciò di cui mi parlavano molto bene. E' un allenatore molto serio con delle grandi idee, cura molto bene la fase difensiva: è un allenatore che può dimostrare alla Lazio di essere in grado di fare il salto di qualità. Roma è stata un trampolino per Inzaghi, che neanche doveva essere su quella panchina. Mi ritrovo contro Tudor in un momento in cui la Juventus non sta benissimo: trovarsi contro un ex juventino, che ha allenato qui con Pirlo lasciandosi poi male con la società bianconera… la cosa non mi lascia tranquillo. La Lazio ha una rosa migliore della Juventus in mezzo al campo, negli altri reparti no”.

Crede che un calcio più verticale possa aiutare Immobile a tornare sui suoi livelli?

“La Lazio ha un problema oggettivo di attaccanti, se manca Immobile non c'è un sostituto all'altezza del miglior Ciro. L'età avanza, è possibile avere una stagione negativa: ogni tanto Lotito, anziché pensare ad incassare, potrebbe spendere i soldi e in maniera più intelligente. E' un grande imprenditore, ma la Lazio ha bisogno di essere rinforzata, specialmente se perde giocatori: questo sia davanti che in mezzo al campo. Spero che Immobile non si svegli contro di noi”.

La gara di sabato precede la sfida di Coppa Italia. Che scelte si aspetta da Allegri?

“No perchè non abbiamo tanti calciatori a disposizione. Ci possono essere delle novità ad esempio nella scelta tra Rugani o Gatti, ma davanti Milik è infortunato e Vlahovic è squalificato: più di due o tre cambi non sarà possibile vederli”.

Otto punti di vantaggio per i bianconeri sulla Roma quinta. Un posto nella prossima Champions è al sicuro?

E' tutto aperto, dal secondo al quinto posto. Questa Juventus prima di febbraio ha fatto numeri di capogiro, per poi sbandare tra Empoli e Inter: una vittoria in extremis con il Frosinone, per poi fare due partite molto interessanti tra Napoli e Atalanta, dove però ha raccolto solo un punto. E' una questione di testa, spero che non sia avvenuto perchè i giocatori non capiscono dove si vuole andare dal punto di vista di guida tecnica. Sarebbe un errore rischiare di compromettere una qualificazione in Champions League per molti ormai blindata, ma ad oggi non lo è perchè dietro corrono in tanti”.

Crede che queste gare finali determineranno il futuro di Allegri?

La società ha chiesto ad Allegri di arrivare nelle prime quattro, e di fare una buona Coppa Italia: arrivando in Champions avrebbe raggiunto l'obiettivo, ma bisognerà capire se qualcuno in società, come Giuntoli, considera ormai alla fine il percorso di Allegri, cercando così una soluzione per cambiare aria con un progetto diverso, con qualcuno più bravo nel gestire i giovani, piuttosto che qualcuno tanto più bravo degli altri nel gestire i grandi campioni”.

Che gara si aspetta?

Se lo sapessi dopo la sosta sarei l'uomo più felice del mondo, non scommetterei mai su nessun tipo di risultato, ma da juventino almeno fino a sabato devo crederci.

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