Non c’è Immobile ma la Lazio deve andare oltre. Alle 18 a Bergamo contro l’Atalanta imbattuta e con la coppia Lookman-Muriel in grande spolvero, prima prova di maturità della banda Sarri senza Ciro. Inutile continuare a pensare all’infortunio del capitano anche se il tecnico spera di riavere il suo pupillo prima della sosta: «Stiamo facendo tutti i tentativi possibili, è deciso e tosto, vuole accorciare i tempi - annuncia in conferenza stampa - a si può fare se non c’è margine di rischio». Quasi una contraddizione perché Sarri vuole vedere una Lazio diversa che sappia uscire dalle difficoltà più forte senza stare troppo a ricordare il forfait del suo leader:  «L’assenza di giocatori con certi numeri è sempre pesante. Se il Psg non ha Mbappè, è preoccupato. Stesso discorso per il Barcellona con Lewandowski, ci manca un calciatore importante, dobbiamo dare di più. Tra le alternative manca un attaccante con caratteristiche simili, dobbiamo cercare qualcosa di diverso. Pedro, Felipe e Cancellieri ci proveranno. Rigorista? Va chi se la sente». Spiega il suo piano gara: «Senza Ciro, le nostre caratteristiche devono essere ancora più incentrate sul palleggio rispetto alla ricerca di profondità. Non possiamo mettere palla lunga, bisogna migliorare l’espressione di quel che vogliamo fare, col coraggio di uscire puliti».

Fraioli

Non sarà facile contro l’Atalanta che pressa in tutte le zone del campo con tanti duelli individuali anche se i nerazzurri sono un po’ cambiati rispetto al passato: «Le squadre di Gasperini che possono allenarsi tutta la settimana sono un rullo compressore ma noi siamo molto più capaci dell’anno scorso di affrontare e superare le difficoltà. Ad esempio, l’anno scorso la partita con l’Udinese l’avremmo persa. Ovviamente tra due mesi dovremo invece essere in grado di vincerla». Già, il progetto di Sarri è quasi impossibile ma lui lo spiega alla perfezione: «L’obiettivo è l'utopia, mi serve per avere un sottofondo che mi chiede sempre di migliorare. Se pensassi che abbiamo tirato già fuori il 100%, domani mattina farei le valigie e andrei a casa». E sa perfettamente che per fare risultato oggi pomeriggio servirà la Lazio migliore possibile. Va sul sicuro, solita difesa con Patric vicino a Romagnoli (Lazzari e Marusic gli esterni), Cataldi in mezzo a Milinkovic e Vecino (Luis Alberto parte in panchina), davanti il tridente di piccoletti con Pedro-Felipe, Zaccagni. Arbitra Abisso, non proprio una garanzia. Per nessuno. Il Tempo/Luigi Salomone

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