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Dall'altro capo del globo, in Australia, la Ferrari ha brillato grazie a una straordinaria vittoria di Carlos Sainz, seguita da una prestazione impeccabile, solamente due settimane dopo essere stato operato di appendicite, un intervento che lo aveva escluso dalla competizione in Arabia Saudita. La celebrazione per la scuderia del Cavallino Rampante si è completata con Charles Leclerc, che ha conquistato il secondo gradino del podio all'Albert Park di Melbourne, lasciandosi alle spalle la McLaren di Lando Norris, il quale ha chiuso terzo, precedendo il suo compagno di squadra, Oscar Piastri. Un ritiro sorprendente per Max Verstappen, costretto a lasciare la gara dopo soli cinque giri a causa di problemi ai freni. Anche Lewis Hamilton è stato costretto al ritiro, con la sua Mercedes che lo ha abbandonato per un malfunzionamento tecnico, e un incidente nell'ultimo giro per George Russell, che ha capottato la sua monoposto senza riportare conseguenze, portando alla conclusione del Gran Premio con la virtual safety car e sottolineando il fallimento del team Mercedes.

La doppietta ottenuta dalla Ferrari nel Gran Premio d'Australia arriva quasi due anni dopo quella conseguita in Bahrain nel 2022 e ben vent'anni dopo l'ultima volta a Melbourne nel 2004, all'epoca di Schumacher e Barrichello. La corsa ha rappresentato un momento di svolta, soprattutto per i fan e il team della scuderia italiana, diventando evidente subito dopo la partenza dall'Albert Park, avvenuta alle cinque del mattino ora italiana. Verstappen ha iniziato in testa, ma Sainz lo ha superato brillantemente al secondo giro e, solo tre giri dopo, la Red Bull del campione del mondo è stata costretta al ritiro a causa di problemi ai freni, interrompendo la serie di nove vittorie consecutive e di 43 arrivi consecutivi in gara.

Da quel momento, con l'alba che iniziava a farsi strada in Italia, la gara è diventata un monologo della Ferrari, con Sainz che ha guidato in modo impeccabile e Leclerc che ha mantenuto le McLaren di Norris e Piastri a debita distanza, sia con gomme dure che morbide. Anche Lewis Hamilton ha dovuto abbandonare presto la competizione a causa di un problema al motore della sua Mercedes. Giro dopo giro, i pit stop non hanno cambiato la situazione, lasciando le Ferrari in testa alla gara e l'unica Red Bull rimasta in pista, quella di Sergio Perez, non ha rappresentato una minaccia nonostante migliorasse i suoi tempi.

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