Anche Anna Foglietta, attrice romana, ha deciso di abbracciare il progetto. Nelle vesti di testimonial, ha condiviso il suo sostegno attraverso un video pubblicato sui profili social della "Fondazionesslazio1900". Queste le sue parole:

“Sono Anna Foglietta, presidente di “Every Child Is My Child” e oggi mi trovo qui a Formello per festeggiare insieme alla fondazione  SS Lazio e alla Croce Rossa Italiana la concretizzazione di una giornata molto importante. Il risultato di un lavoro che va avanti da ormai parecchio tempo. Noi ci siamo conosciuti perchè com presidente di ”Every Child is My Child” io mi occupo di infanzia e di profughi, e oggi veder giocare insieme tutti questi ragazzi che vengono da diverse parti d’Europa e a fare questo triangolare per vedere come l’accoglienza legata allo sport, sia la concretizzazione di qualcosa di veramente importante per noi è un po’ come la realizzazione di un sogno per cui mi auguro che di queste giornate ce ne siano sempre di più e sempre più frequentemente, perchè il processo di accoglienza è dilagante e contagioso. Ecco, questa è la parola che dovrebbe diventare d’ordine, il contagio dell’accoglienza”


Roma, 23 marzo 2024 - Di fronte alla necessità di adottare misure innovative per integrare nelle nostre comunità le tantissime persone che fuggono da guerre, da sofferenze e che spesso si trovano disorientate e si sentono abbandonate alla solitudine, lo sport può essere un incredibile alleato, utile a creare relazioni sociali e a favorire l’integrazione.

Per questo motivo, Fondazione S.S. Lazio 1900 ETS, S.S. Lazio S.p.A. e Croce Rossa Italiana hanno realizzato una giornata di sport inclusivo all’interno della cornice del progetto Crossport - “Crossing the Boundaries through Sport” – durato 18 mesi e cofinanziato dalla Commissione Europea, attraverso un triangolare con le squadre miste composte dalle due squadre della Lazio, ossia la Nazionale U17 e la squadra special “La lepre e la tartaruga”, ed una rappresentativa composta da giovani migranti del Centro Polivalente Teobaldo Fenoglio di Settimo Torinese, gestito dalla CRI.

Scopo del progetto europeo è creare una reale collaborazione tra le Istituzioni, le organizzazioni sportive, le Fondazioni e le realtà associative dei quattro Paesi partner (Italia, Portogallo, Grecia e Spagna, che toccano con mano quotidianamente la portata dei flussi migratori) e creare le condizioni per rendere le persone migranti protagoniste del nuovo percorso di vita che hanno davanti a loro.

“Questo è il vero ruolo dello sport che sa creare veri legami sociali. Come Lazio, movimento polisportivo a capo dell’Emca – European Multisport club Association – possiamo garantire attraverso le nostre oltre 85 discipline sportive la massima realizzazione dei talenti specifici, peculiari e irreplicabili di ogni persona, a maggior ragione di chi fugge da condizioni di vita drammatiche, e che potrà scegliere lo sport che più lo fa sentire a proprio agio per iniziare un nuovo capitolo della propria vita”, le parole del Presidente della Fondazione S.S. Lazio 1900 Cristina Mezzaroma.

“Prima del momento sportivo – continua la Dott.ssa Mezzaroma – è stata importante la fase di confronto e di conoscenza tra i ragazzi, un’occasione per creare relazioni e per mettersi in una umile posizione di reale ascolto e capire i bisogni di queste ragazze e ragazzi, per poi aiutarli tramite lo sport a sentirsi parte integrante della nostra Italia e della nostra Europa”.

“Questa bellissima giornata all’insegna dell’inclusione nella sua accezione più vera - le parole del Direttore Generale del Settore Giovanile e della Lazio Women Enrico Lotito - rappresenta alla perfezione l’attenzione della S.S. Lazio verso alcune tematiche sociali d’attualità. Per questa ragione abbiamo voluto fortemente prendere parte al progetto coinvolgendo tutte le componenti societarie, in particolar modo il settore giovanile, la squadra femminile e la squadra Special ‘La Lepre e la Tartaruga’, per veicolare all’unisono l’impegno del club a rimuovere ogni sorta di pregiudizio sociale e culturale”.

“Lo sport è un importante veicolo di valori. Per questi ragazzi, arrivati in Italia e oggi impegnati a Settimo Torinese in un percorso di integrazione sociale, partecipare a questo triangolare ha significato molto. È stato un importante messaggio di solidarietà e speranza nel futuro, dopo un passato che, per molti di loro, è stato caratterizzato da difficoltà, conflitti, paure. Ringrazio la Fondazione S.S. Lazio 1900 per questa iniziativa e la S.S. Lazio per averla ospitata all’interno della struttura di Formello, dimostrando una grande partecipazione e sensibilità a questioni sociali a noi da sempre molto care, che vedono le nostre Volontarie e i nostri Volontari impegnati quotidianamente per aiutare chiunque abbia bisogno di aiuto, senza alcuna distinzione”, ha dichiarato Debora Diodati, Vicepresidente nazionale della Croce Rossa Italiana.

“Siamo stati felici di partecipare a questa bellissima giornata - così Silvia Farelli, Allenatore e Responsabile della squadra special della Lazio, La Lepre e la Tartaruga -. Lo sport in generale ed il calcio in particolare rappresentano un veicolo di conoscenza, scambio e socialità: un modo eccellente per superare le discriminazioni di ogni genere”.

 

 

 

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