Cds | Lazio-Bologna, Arianna e i figli con i due club: omaggio a Sinisa
Martedì avrebbe compiuto 55 anni. E Lazio-Bologna vorrà dire per sempre una cosa: Sinisa Mihajlovic. Il suo ricordo è più vivo che mai, il legame con i colori biancocelesti è stato e sarà in eterno profondissimo. "Io tifo Lazio, se perdo mi rode ma con loro mi rode di meno. Detto questo speriamo di vincere" dichiarò alla vigilia del suo ultimo confronto con i capitolini nel 2022.
Ogni volta che tornava all’Olimpico nelle vesti di allenatore (per ordine ha seduto sulle panchine di Fiorentina, Sampdoria, Milan, Torino e infine Bologna) erano sempre emozioni fortissime.
Lazio e Bologna sono pronte ad onorarlo. Le varie maglie biancocelesti numero 11 di Sinisa si troveranno a bordocampo. Allo stadio saranno presenti i figli Dusan, Marco, Miroslav, Virginia, Viktorija assieme alla moglie Arianna. Proprio Arianna, qualche giorno fa, ha rilasciato un’intervista al Messaggero dichiarando: “I tifosi della Lazio sono speciali, non mi hanno mai fatto sentire sola. Amavano Sinisa come quelli del Bologna, sia chiaro. Due ambienti speciali. «È la partita di Sinisa, tornerò allo stadio e mi riavvicinerò al calcio da cui mi ero allontanata. Ci tengono anche i miei maschietti che sono tifosi sfegatati della squadra biancoceleste”.
Sul maxischermo scorreranno poi tutti i momenti salienti e le imprese della sua carriera, la Curva Nord si prepara al solito caloroso abbraccio a lui e alla famiglia.
Infine nel pre partita Buccioni, il presidente della Polisportiva, consegnerà il premio Bigiarelli ad Alessio Romagnoli. Il difensore nativo di Anzio è stato allenato da Sinisa proprio nella sua parentesi blucerchiata nella stagione 2014/15. Fu poi lo stesso tecnico, una volta approdato sulla panchina del Milan, a persuadere il presidente dei rossoneri, Silvio Berlusconi, ad investire ben 25 milioni di euro per assicurarsi il talentuoso centrale con la 13 sulle spalle. Quel numero, scelto con profondo rispetto, era un omaggio a Alessandro Nesta, il quale aveva condiviso la retroguardia proprio con Sinisa alla Lazio.
Il Corriere dello sport