Rambaudi: "Guendouzi è un leader di corsa ma quando apre bocca non lo è più"
Roberto Rambaudi si è espresso ai microfoni di Radiosei riguardo la sconfitta dell'Italia e sulla rosa biancoceleste

Serata da dimenticare ieri per l'Italia, la partita tra gli azzurri e la Norvegia, disputata all'Ullevaal Stadion di Oslo, si è conclusa 3-0. Risultato molto amaro per il club di Spalletti, che ora per qualificarsi dovrà tentare nel colpo di fortuna e trionfare in tutte le prossime sfide. Riguardo la sconfitta dell'Italia e sulla rosa biancoceleste si è espresso Roberto Rambaudi, ex calciatore della Lazio, ai microfoni di Radiosei.
Roberto Rambaudi a Radiosei
Sulla sconfitta dell'Italia per 3-0 contro la Norvegia
L’Italia paga l’atteggiamento sbagliato, non capisco se è presuntuoso o legato al fatto che i calciatori siano già con la testa in vacanza. Sfida preparata male e giocata peggio.
Sulle possibile partenza di Matias Vecino
Dipenderà anche dal tecnico.
Sul calciomercato
Fazzini e Fabbian potrebbero essere dei calciatori per Sarri.
Su Pedro
Vorrei vedere come verrà gestito Pedro; ci sono giocatori di cui non possiamo fare a meno, lo spagnolo è un valore aggiunto. A lui, che ha questa leadership, mentalità vincente, serve unire un altro profilo simile.
Su Mattéo Guendouzi
Guendouzi è un leader di corsa, di temperamento in campo, fisico, nel motore che ha dentro di lui, ma quando apre bocca non è più leader.
Sulla stagione 25/26 e sulla rosa biancoceleste
Quest’anno devi inserire gente che ha fame, voglia di emergere. Ripartirei da Vecino e Pedro e metterei qualcosa di nuovo, che dia entusiasmo. Serve questo, devono essere bravi in questo: nel ridare entusiasmo al popolo demoralizzato, ridare adrenalina.