La rifondazione della Lazio partirà molto presto: «Anno nuovo, vita nuova», bisbiglia già Lotito. Non c'è solo il caso Luis Alberto. Potremmo farci una formazione intera, con tanto di panchina, con i biancocelesti dal futuro incerto, per un motivo e per un altro. 

La situazione portieri in casa Lazio

Partiamo dalla porta, Provedel non è sul mercato, ma ha voluto firmare solo l'adeguamento sino al 2027 (la società chiedeva 2028) e la Premier continua a monitorarlo: con un'offerta fra i 25-30 milioni, può essere ceduto. Ivan ha 30 anni ed è costato appena 2 milioni, a malincuore sarebbe una clamorosa plusvalenza per il bilancio. C'è il sostituto a Formello: Mandas ha 22 anni ed è un talento. Sepe è diventato il terzo, tornerà a Salerno dopo il prestito. 

Provedel in campo
Provedel in campo

I difensori della Lazio pronti a partire

In difesa restano i pensieri d'addio di Romagnoli, a disagio nel 3-4-2-1 di Tudor e irritato per le promesse non mantenute da Lotito: arrivato a zero, anche dal 29enne ex Milan si può trarre profitto. La Lazio punta forte su Gila, non ha intenzione di venderlo, ma è impossibile dimenticare che il Real ha in parte in mano il suo destino: dalla Spagna le voci si inseguono, i galacticos vantano il 50% sulla futura rivendita e potrebbero pareggiare qualsiasi offerta per riprenderselo. L'operazione ringiovanimento passa anche dai terzini, ma Marusic e Hysaj rispettivamente 31 e 30 primavere - hanno ancora un anno di contratto: solo se uno dei due verrà piazzato, sarà possibile fare qualche innesto. Valeri è stato parcheggiato a Frosinone, il ds Fabiani non si è fatto ancora risentire per giugno. Pellegrini potrebbe guardarsi intorno, ma il suo cartellino è legato a Rovella nel doppio affare (con obbligo di riscatto nel 2025) con la Juventus.

Mario Gila
Mario Gila

Cosa succede a centrocampo?

Quando Tudor ha detto sì, ha promesso il rilancio di Kamada nel suo 3-4-2-1. Il giapponese si trova meglio, ma ha già deciso a dicembre di lasciare il calcio italiano e, a scadenza (senza esercitare l'opzione biennale a suo favore), probabilmente di tornare a Francoforte o al Borussia Monchengladbach, di cui ha già le offerte in mano. Ad agosto compirà 33 anni, Matias Vecino: il suo contratto scade nel 2025, l'uruguagio potrebbe raggiungere l'amico Torreira al Galatasaray, stavolta non ci sarà Sarri a trattenerlo. Non a caso la Lazio insiste per avere Ibrahima Sissoko, gratis dallo Strasburgo. Luis Alberto può andar via con almeno 10 milioni sul tavolo: il Qatar potrebbe metterli, Siviglia e Cadice no, Inter e Napoli lo valuterebbero solo da svincolato. Lotito ha deciso di non punirlo adesso, ma è pronto a chiedergli i danni per le dichiarazioni sulla "risoluzione" richiesta pubblicamente sabato, in caso di ulteriore braccio di ferro. Il ds Fabiani sabato ci ha parlato: «Ho risposto a una domanda - la giustificazione dello spagnolo - e io dico sempre quello che penso». Tudor si riprenderebbe volentieri Barak dalla Fiorentina al suo posto.

Luis Alberto in campo
Luis Alberto in campo

Le soluzioni per l'attacco arrivano dal calciomercato

Sul filo, Felipe Anderson. È vero che c'è un'offerta di rinnovo da quasi 3 milioni sino al 2027 (con opzione fino al 2028), ma la sorella-manager Juliana si aspettava un rilancio (non ci sarà, se non minimo) nell'ultimo incontro. La Juventus pressa per avere la firma sull'accordo triennale trovato da tempo. Giuntoli ha parlato con Fabiani a Torino di Zaccagni, in scadenza nel 2025, ma la Lazio chiede almeno 25 milioni per venderlo. E lavora comunque per portare dalla Scozia un'occasione a zero: l'esterno Rudi Vata, 19enne ex Celtic Glasgow. Lotito è certo di poter salutare nel miglior modo il 36enne Pedro, nonostante alla 25esima presenza sia scattata l'opzione per un altro anno. In attacco Immobile rimane il caso più spinoso: a ottobre valutava l'addio, due settimane fa un comunicato sulle parole del patron, ora è pronto a restare a Formello per un altro biennio. Il club capitolino attende proposte dall'Arabia e non solo, non chiederà chissà quanto per il suo cartellino perché il taglio del suo ingaggio sarebbe già oro. Nulla è scontato, così al momento si valutano solo opportunità low cost: da Dia a Pohjampalo, più di Simeone in un improbabile scambio, anche nel caso in cui Ciro dovesse restare in organico con Castellanos. Il mal di gol va comunque risolto.
 

Il Messaggero//Alberto Abbate

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