LA VIGILIA

L'ultimo ostacolo prima delle riflessioni sul futuro, a una condizione che Igor Tudor dice chiaramente in conferenza stampa: “Io voglio essere centrale nelle scelte”. E ancora: “La Lazio ha sempre dato importanza all'allenatore e questo è uno dei motivi per cui sono qua. Penso che siano stati fatti due mesi e mezzo giusti con il direttore, ma ora bisogna programmare bene la prossima stagione, altrimenti si soffre”. L'esempio del tecnico croato è l'Atalanta: “Sta facendo un percorso modello in Italia e in Europa: programmazione, idee e importanza all'allenatore”. In poche parole la Lazio che verrà dovrà ruotare attorno alla figura del tecnico e Tudor ci tiene a sottolinearlo guarda caso poco dopo la recente ammissione di Sarri sull'ultimo mercato estivo, delusione dalla quale si è arrivati alle dimissioni di marzo scorso. Ecco perché oltre al confronto col Sassuolo - basterà un punto per ottenere la certezza della qualificazione in Europa League - peserà molto di più il vertice che andrà in scena entro martedì tra l'ex OM, il ds Fabiani e il presidente Lotito, in cui l'argomento sarà solo la prossima stagione, non il suo contratto in scadenza nel 2025 per il quale da Formello non emerge alcuna urgenza di rinnovo. Sarà l'incontro spartiacque da cui nascerà la nuova Lazio tra addii e speranze di permanenza. A capo del primo gruppo c'è Luis Alberto e nei prossimi giorni è fissato il nuovo vis a vis con l'entourage per trovare la quadra con l'Al-Duhail. Lotito visto il 25% della futura rivendita destinato al Liverpool chiede 15 milioni, ma il club qatariota al momento si è spinto sino a 11 (8 più 3 di bonus). E' ormai appesa a un filo la permanenza a Formello del Diez, di certo fuori dalla lista dei desideri di Tudor dopo questi due mesi e mezzo: “In rosa c'è chi fa più fatica per il mio calcio e chi invece è perfetto. Con la società ci siederemo dopo l'ultima partita e vediamo cosa succederà. Chiaro che tutti vogliono giovani fenomeni che ti portano subito a fare risultato. Vedremo se saremo in grado di fare un buon mercato (bloccato Tchaouna e tentativo tuttora in corso per Dia, ndc) facendo contenti tutti”.

Igor Tudor allenatore della Lazio

AVVERTIMENTO

Kamada, al contrario di Luis Alberto, casca a pennello nel suo 3-4-2-1. Anche con lui è fissato un appuntamento in settimana e a tal proposito Tudor non esita a sbilanciarsi: “Si vedrà questi giorni con la società e speriamo di chiudere il prima possibile questa cosa: la volontà di rimanere c'è”. Riuscirà il giapponese a convincere la Lazio ad accettare un altro unico anno con adeguamento a 3,5 milioni di ingaggio nonostante la pressione del Crystal Palace? Oppure le parti si verranno incontro anche per non far decadere gli ultimi benefici del Decreto Crescita? Manca poco per le risposte, ma prima meglio concentrarsi sul pericolo buccia di banana di stasera: “La rosa del Sassuolo non merita di essere retrocessa. Io non mi fido di nessuno, ho già detto ai ragazzi che sarà una battaglia e quindi la preparerò come una finale”. Un aiuto potrebbe arrivare dal prepartita dedicato a Sven Goran Eriksson: “Sarà un momento emozionante e dovremo trovare motivazioni da tutto ciò per fare bene”. Il pollice però resta all'insù per quanto fatto finora: “Nemmeno City e Real le vincono tutte. Il bilancio è molto positivo e sono fiducioso per il futuro. La base è buona per fare una bella stagione il prossimo anno”. Vertice permettendo.

Lo riporta l'edizione odierna de Il Messaggero.

CorSera | Lazio, Tudor: "Chiudiamo al massimo e poi pensiamo al futuro"
Il Messaggero | C'è Eriksson allo stadio. Mancini: "Merita la festa, è una persona speciale"