Se lo tiene stretto Sarri. Vicino vicino. Contro il Torino l'ha mandato in campo a partita già iniziata. L'aveva recuperato solo da qualche giorno, non se l'è sentita di schierarlo dall'inizio. Ma venerdì sera sarà tutta un'altra storia. Soprattutto per la caratura dell'avversario. Pedro è un amuleto, una sorta di coperta di Linus. Il legame con l'allenatore toscano è speciale, basti pensare che l'attaccante spagnolo chiama il tecnico con il nome di battesimo. Maurizio. Un reciproco rispetto che lo scorso anno ha convinto il calciatore ha svestire la maglia della Roma per abbracciare il biancoceleste. Un trasferimento epocale, ma che a distanza di tempo appare come il più naturale del mondo. E quasi per una legge non scritta, la prima rete della sua nuova avventura è stata un gol dell'ex. La prima di nove perle che hanno impreziosito lo scorso campionato. Una continuità di rendimento che in giallorosso non aveva mai avuto. Nel 2021 Pedro ha giocato tutte le partite disputate dalla Lazio: il primo stop, causato da un fastidio alla coscia, è arrivato a metà gennaio. Alla fine il bilancio è di 32 presenze in Serie A, di cui ben 25 nel blocco dei titolari, più di 2mila minuti giocati. Sempre presente nelle otto gare di Europa League, un fattore costante. Ecco perché Sarri non vede l'ora di potergli dare una maglia da titolare. Già contro l'Inter è probabile che torni il mantra che c'era ai tempi del Chelsea. Durante il ritiro di Auronzo ha impressionato per la facilità con la quale gli riescono le giocate, dalle più semplici alle più complicate. La fame, nonostante i 35 anni, è quella di un ragazzino che ha ancora tutto da dimostrare. Se non fosse stato per quel pestone rimediato a Valladolid nell'ultima amichevole ufficiale, avrebbe fatto parte del blocco dei titolari sia col Bologna che a Torino. Avrà tempo di rifarsi con gli interessi, magari proprio dal big match di venerdì contro l'Inter. A contendersi il posto con l'ex Barcellona saranno Zaccagni e Felipe Anderson, entrambi in penombra nelle prime due uscite ufficiali. Capitolo mercato. L'incrocio con i nerazzurri sarà anche l'occasione per concretizzare l'affare Acerbi. Nonostante l'inserimento del Marsiglia, che ha sondato il terreno per il centrale della Lazio nelle ultime ore, è l'Inter a rimanere in pole. Se dovesse uscire il classe 1988, la società potrebbe prendere in considerazione l'idea di affondare il colpo per Reguilon. Il Tottenham è disponibile a cederlo, ma nel 2020 ha investito 30 milioni di euro, non può svendere il terzino mancino. La richiesta è quella di un prestito oneroso, con diritto di riscatto fissato a 18-20 milioni di euro. Poi c'è la questione ingaggio: agli Spurs il classe 1996 guadagna più di quello che prende Milinkovic alla Lazio. La trattativa è tutt'altro che in discesa. Il Tempo/Daniele Rocca

CALCIOMERCATO LIVE | Colpo Salernitana: ufficiale Piatek. Empoli, dalla Juventus arriva Pjaca. Hellas Verona, preso Verdi
TMW | Lazio, chi in porta contro l’Inter? Provedel favorito su Maximiano