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Benzina sul fuoco. In un momento già molto delicato, per usare un eufemismo, con la piazza biancoceleste in subbuglio dopo le dimissioni di Sarri (rimpiazzato da Martusciello oggi e Tudor da lunedì), le parole del presidente Lotito al Tg1 giovedì notte non hanno sicuramente rasserenato la tensione. Anzi, tutt’altro. La squadra sperava che venisse o protetta dal patron, che invece ha parlato di “tradimento” di alcuni, gettando di fatto i giocatori in pasto ai tifosi. L’effetto negativo è così duplice: Lotito ha fatto arrabbiare lo spogliatoio, che già non aveva apprezzato alcuni comportamenti del patron, e ha messo ancora di più contro giocatori e tifosi, infuriati per le prestazioni in campo e gli atteggiamenti fuori.

Nonostante ieri c’è stata qualche schiarita, la tensione è al massimo. E in questo clima rovente, Martusciello, l’unico dello staff di Sarri a non rassegnare le dimissioni, sta cercando di preparare la partita di oggi a Frosinone. Sarà molto interessante capire la reazione della squadra, che sicuramente avrà un moto d’orgoglio e di nervi dopo una settimana simile. Ma non è scontato, perché lo strappo con il presidente Lotito è molto ampio e può avere ripercussioni anche sul campo. Scenario comunque molto difficile, perché i giocatori sono professionisti e vorranno dare il massimo per dimostrare la propria qualità e spegnere le tante critiche che circondano la Lazio. Poi, da domani, può cambiare di nuovo tutto con l’arrivo di Tudor. TuttoMercatoWeb/Riccardo Caponetti

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