Serve una scossa, una vittoria in trasferta dove la Lazio ha sperperato quanto di buono fatto finora in casa. Il nono posto in classifica dipende soprattutto da cinque sconfitte pesanti (Lecce, Juventus, Milan, Bologna e Salernitana) in sette gare giocate lontano dall’Olimpico. Anche per questa ragione il viaggio a Verona con un Bentegodi imbandierato e pieno per il sessantesimo compleanno dell’impianto scaligero, è fondamentale per dare una svolta a un campionato finora ben al di sotto delle proprie possibilità. La Lazio non arriva benissimo a questo bivio con le dirette concorrenti per l’Europa poco più in alto in classifica ma tutte impegnate in gare complicate.

La banda di Sarri deve recuperare punti in questa giornata seppure in formazione rimaneggiata, con una difesa mai vista che farà a meno anche di Patric. Lo spagnolo si è arreso al problema al polpaccio rimediato in Coppa Italia martedì, meglio non rischiare e, allora, toccherà a Marusic spostarsi in mezzo accanto a Gila (quarta gara consecutiva dopo nove mesi di nulla). Il montenegrino risponde presente seppure in una posizione mai occupata dall’inizio in passato anche se con Inzaghi qualche volta aveva fatto il «braccetto» della difesa a tre per necessità. Dunque, il quartetto Lazzari, Marusic, Gila e Hysaj, un inedito totale, peraltro con reparto che lascerà molto spazio all’ariete Djuric, immarcabile nel gioco aereo. Centrocampo con Guendouzi, Rovella e Luis Alberto, pure lui recuperato all’ultimo, così come Zaccagni che affiancherà Felipe Anderson riciclato più per l’infortunio di Isaksen che per scelta e il solito Immobile. Tanti in campo con i cerotti ma almeno in panchina è stato recuperato Vecino dopo la pace con Sarri e si spera che  Kamada, fin qui molto deludente, dia un segno di vita nella ripresa. In generale, però, a prescindere dai singoli, ci si aspetta una prova convincente per mettersi alle spalle il periodo nero, culminato con il tracollo di Salerno.

Avversari in difficoltà di classifica ma pronti a tutto dopo gli ultimi due pareggi in rimonta con Lecce e Udinese nonostante i nodi societari ancora irrisolti. Baroni, per adesso, resta in sella, anche se l’ombra dell’ex romanista De Rossi aleggia a Verona. Per una volta l’ex capitano giallorosso tiferà per la squadra di Sarri per accelerare la sostituzione sulla panchina gialloblu. Arbitrerà Ayroldi, davanti a oltre 30.000 spettatori, tanti per i numeri abituali dello stadio scaligero: a loro vanno aggiunti 3.000 laziali che proveranno a spingere il gruppo biancoceleste oltre l’emergenza. Per la rimonta Champions o almeno europea serve uno squillo, ormai non si può più sbagliare. Il Tempo/Luigi Salomone

15° SERIE A | HELLAS VERONA-LAZIO 1-1 (23’ Zaccagni, 70' Henry)
Hellas Verona-Lazio, Gila: "Non sarà facile oggi, ma giocando come sappiamo ritroveremo continuità"