La settimana più importante dell'anno. La Lazio si gioca tutto o quasi nel giro di quattro giorni. Non è un'esagerazione, bensì un dato di fatto. Prima la possibilità di passare il turno in Conference League, poi il derby che, guardando la classifica, quest'anno vale doppio (i biancocelesti arrivano in vantaggio di due punti). In coppa la formazione di Sarri dovrà ribaltare il 2-1 dell'andata all'Olimpico contro l'AZ Alkmaar: giovedì sera in Olanda servirà una squadra diversa dal solito. I numeri europei in trasferta parlano di una sola vittoria nelle ultime 17 gare disputate.

Un bilancio misero, anche pensando al basso livello delle avversarie affrontate. Tre giorni più tardi la stracittadina, che in questa stagione sarà uno scontro diretto a tutti gli effetti. Lazio e Roma si giocano un posto in zona Champions, in attesa di scoprire quella che sarò la decisione della corte d'appello sul caso Juve. In una settimana così delicata, tra assenze per infortunio e squalifiche, Sarri sarà chiamato a delle scelte difficili. La prima, in cuor suo, l'ha già fatta. E ha anche messo le carte in tavola: «L'AZ è una squadra che concede ma è anche pericolosa, bisogna cercare di tenerli nella loro metà campo il più possibile. Devo essere sincero fino in fondo, questa è una gara che va vista nell'ottica della gara che giocheremo tre giorni dopo. E se devo fare una scelta, scelgo quella di tre giorni dopo», le parole del tecnico biancoceleste dopo il match di Bologna. Un messaggio chiaro, che inciderà anche sulle scelte della gara di ritorno in Conference League. Non sarà un turnover massiccio, ma sicuramente qualche calciatore verrà preservato in vista del big match di domenica prossima (fischio d'inizio ore 18). Difficile prevedere quelle che saranno le mosse dell'allenatore, considerando soprattutto i tanti calciatori non al top della condizione. Al Dall'Ara l'elenco degli indisponibili ha rischiato di allungarsi sensibilmente.

Cataldi non stava bene, aveva male al ginocchio dopo una botta rimediata in coppa. È stato portato in panchina ma non era in grado di giocare la partita dall'inizio. Patric si è bloccato con la schiena nel riscaldamento, mentre Luis Alberto ha iniziato a vomitare verso la fine del primo tempo. L'obiettivo ora come ore è quello di ritrovare la via del gol, aspettando di poter riabbracciare Immobile. Stamattina il centravanti svolgerà dei nuovi esami in Paideia per capire meglio i tempi di recupero. La speranza è che la lesione di primo grado si sia riassorbita, in modo da accorciare i tempi per il rientro in campo. Difficile se non impossibile pensare a un suo impiego per il derby, anche se il capitano non lascerà nulla di intentato. Sarri per il momento si deve accontentare di una solidità difensiva ritrovata, con il quarto clean sheet di fila in campionato (Salernitana, Sampdoria, Napoli e Bologna). È il 15esimo in Serie A, 19 considerando tutte le competizioni. Provedel si conferma leader nelle reti inviolate, soprattutto in trasferta. Con il pareggio di sabato sera infatti sono 9 le occasioni in cui il portiere non ha preso gol lontano dall'Olimpico, un dato che mette la Lazio al primo posto di questa speciale classifica, davanti al Napoli e Juventus (7). Ma è un primato anche per la storia del club: mai i biancocelesti avevano mantenuto la porta inviolata per nove volte in un campionato. Il record era fermo ad 8 nella stagione in corso e nelle stagioni 1994/1995 e 1999/2000. Il Tempo/Daniele Rocca

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