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Due tempi diversi

La ripresa si apre con il cambio Patric-Casale, decisivo in negativo. Il nuovo entrato (e neo papà) lascia libero un corridoio su un lancio di Cambiaso, non schermato da Luis Alberto: Chiesa è tenuto in gioco da Marusic ed è abile a imbu- carsi e a piazzare il piattone dell’1-0. La Lazio perde le distanze, il trabocchetto di Allegri è servito su un piatto d’argento. La Juve non concede più spazi, toglie profondità e cerca nei contropiedi il raddoppio. 

Romagnoli marca

Le difficoltà della Lazio

Eccolo: Romagnoli esce a vuoto sul filtrante di Mckennie per Vlahovic, che tramortisce Casale con un doppio passo e infila Mandas all’angolino. Sugli sviluppi di un corner, una capocciata di Gatti sfiora il palo. Tudor ritarda le sostituzioni, pensa troppo, poi inserisce Kamada e Castellanos per provare ad uscire con almeno un gol dall’andata a Torino. Impossibile, non esiste rimonta per la Lazio. Allegri si blinda e lancia il fresco Yildiz davanti a scatenare il panico: il subentrato Hysaj rischia l’autorete in ripiegamento, il turco sfiora l’incrocio con un siluro in pieno recupero. Tre tiri in porta, due gol. Meglio del corto muso, soprattutto in vista del 23 aprile, per volare alla finale del 15 maggio.

Il Messaggero

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