Fraioli
Fraioli

Esistono le vie di mezzo oppure è tutto bianconero? L’eccesso di foga biancoceleste diventa infatti un suicidio, il 58% di possesso non vale per il primo round a Torino. La Lazio si consegna alla trappola di Allegri, dopo un primo tempo dominato solo col pressing forsennato, senza mai trovare una volta lo specchio. I vecchi problemi di Sarri in attacco ritornano. Immobile vaga spaesato alla ricerca del fiuto del gol perduto, Chiesa e Vlahovic scovano due buchi e la mettono dentro. L’imprevedibilità di Tudor stavolta non va a segno, i suoi cambi arrivano in colpevole ritardo. Oltretutto il disordine tattico a volte può essere produttivo, altre - come in questo caso - deleterio. La Juve fa sfogare i biancocelesti e poi mette due sigilli pesanti sulla Coppa Italia, in vista della semifinale di ritorno.

Tudor e Allegri

Le differenza di formazione con sabato

Cinque cambi a testa rispetto a sabato. Perin è il portiere di coppa. Gatti, Mckennie, Kostic e Vla- hovic tornano titolari nella formazione tipo. Tudor rilancia invece i nazionali Guendouzi e Vecino a centrocampo, in difesa Patric dopo oltre un mese di stop, e i big Luis Alberto e Immobile nel 3-4-2-1. Molto più 4-2-3-1 o 4-4-1-1, stavolta, perché il baricentro della Juve è
più alto e i biancocelesti si schiacciano all’indietro. I bianconeri partono aggressivi, cattivi, infuocati da uno Stadium stracolmo. Al 10’ Gatti entra duro su Zaccagni, la caviglia dell’esterno rimane sotto: c’è subito il cambio fra le lacrime, che rendono la sua presenza al derby un miraggio. Oltretutto
sembra piovere subito sul bagnato: Cambiaso ruba il tempo a Vecino, gli passa alle spalle e viene scalciato. Massa indica il dischetto, ma il Var Di Paolo revoca il rigore per un fuorigioco, nonostante il tocco di Patric per l’uruguagio. L’episodio produce quasi un contraccolpo e cambia l’inerzia dell’incontro. Isaksen entra pimpante, ha iniziativa e il tiro da lontano. Gatti prova a falciare anche lui, ma stavolta si becca il giallo, che gli farà saltare la semifinale di ritorno. 

Isaksen

Nuovi tentativi

Si passa quasi a un 3-3-3-1: Marusic resta più avanzato, Luis Alberto inventa a tutto campo col suo palleggio fatato. Così però Immobile è poco servito, rimane isolato e sembra a disagio in ogni stop. La Lazio avanza con personalità, ma ha il solito proboema del gol. Su un cross di Patric, solo il Mago colpisce l’incrocio con un improvviso pallonetto. La Juve si rivede so- lo in una ripartenza con Cambiaso e in un tiro al volo mogio di Rabiot, bloccato da Mandas sul finale del primo tempo.

Il Messaggero
 

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