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Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus, è intervenuto ai microfoni di Mediaset dopo l'accesso in finale di Coppa Italia conquistato contro la Lazio. Queste le sue parole:

L'intensità dei festeggiamenti era direttamente proporzionale alla sofferenza

È stata una partita di sofferenza, lo sapevamo. Abbiamo preso gol su palla inattiva subito, poi abbiamo avuto un paio di situazione nel primo tempo con Vlahovic e un'altra con Bremer su palla inattiva e abbiamo rischiato alla fine del 45'. Poi nel secondo tempo la squadra è cresciuta fisicamente, abbiamo fatto un buon secondo tempo con un paio di situazione favorevoli e non era facile perché andare sotto subito si poteva anche crollare. Invece i ragazzi sono stati bravi, hanno meritato questa finale. Andarci non è mai semplice. Ora dobbiamo concentrarci in campionato che non abbiamo ancora raggiunto l'obiettivo Champions e sabato abbiamo il Milan che è uno scontro diretto

Cosa non le è piaciuto

Non è facile in questo momento. Ora si giocano delle partite pesanti nella Juventus che per un anno e mezzo non abbiamo giocato perché l'anno scorso per vari motivi abbiamo lottato però era una situazione non idonea per i giocatori che non avevano grandi responsabilità con tanto caos fuori. Questa stagione ci siamo ritrovati a stare dietro l'Inter fino a fine gennaio e dopo c'è stato questo crollo. Negli ultimi due mesi sono diventate partite pesanti per la Juventus che sei obbligato a vincere. In campionato abbiamo fatto pochi punti. Questa partita era importante per il proseguo del campionato: senza giri di parole, un'eventuale eliminazione questa sera avrebbe creato dei risvolti psicologici nella partita di sabato e nel resto del campionato. Questi sono test per i ragazzi di crescita, i ragazzi sono cresciuti nel secondo tempo, abbiamo sbagliato qualche ultimo passaggio, anche qualcosa in fase di sviluppo, però siamo stati più bravi nel palleggio, abbiamo avuto situazioni favorevoli e credo che nelle due partite, nonostante la buona partita della Lazio, abbiamo meritato la finale

Un paradosso Juve: finale di Coppa, Champions, ma tante critiche

Il calcio è bello, ecco perché bisogna avere tanto equilibrio. Una partita da sempre l'opportunità di svoltare e cambiare la stagione. Questa sera era una partita importante, decisiva per la Coppa Italia, per la stagione, per la Supercoppa e quindi i ragazzi sono stati bravi. Poi le critiche alla Juventus ci sono sempre, soprattutto perché abbiamo fatto un girone d'andata che nessuno si aspettava e forse è colpa nostra, tutti pensavano che si potesse combattere con l'Inter ma io ero preoccupato di un girone di ritorno con delle difficoltà appena mollavamo la presa, soprattutto perché avevamo molti punti di vantaggio e mentalmente abbiamo lasciato

Chiesa, che è spartito, perché non l'hai cambiato?

Federico magari è un giocatore che sta fuori per 70 minuti dalla partita poi fa una fiammata e te la risolve. In quel momento serviva più qualità, loro erano calati fisicamente e più qualità c'era davanti più soluzioni c'erano 

 

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