Progetto Flaminio: Lotito avanza, ma la Fondazione Nervi solleva dubbi
Lo stadio Flaminio cambia volto: ampliamento, copertura fotovoltaica e divergenze sulla conservazione.
Progetto Flaminio: dettagli e innovazioni
Prende sempre più concretezza il piano di ristrutturazione dello Stadio Flaminio, recentemente illustrato dal presidente della Lazio, Claudio Lotito, al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Tra le novità principali spicca l'ampliamento della struttura, che sarà realizzata "a strati". Il primo livello comprenderà una copertura bassa, mentre il secondo sarà composto da telai strutturali innovativi. Inoltre, la tribuna sarà dotata di pannelli fotovoltaici, garantendo così un’impronta sostenibile al progetto.
L’obiettivo dichiarato è quello di preservare e valorizzare le caratteristiche distintive dell’impianto progettato dall’ingegnere Pier Luigi Nervi, evitando qualsiasi intervento che possa alterarne la percezione storica e architettonica.
La posizione della Fondazione Nervi
All’incontro tra Lotito e Gualtieri ha partecipato Pier Luigi Nervi, nipote dell’architetto che progettò lo Stadio Flaminio, ma è emersa l’assenza di Marco Nervi, presidente della Fondazione Nervi. La Fondazione, secondo quanto riportato dall'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, ha espresso una posizione critica, sottolineando come il raddoppio della capienza e la copertura degli spalti siano interventi difficilmente compatibili con le linee guida del Piano di Conservazione, elaborato anche grazie al loro contributo.
Le divergenze evidenziano una questione centrale: come bilanciare modernizzazione e tutela del patrimonio storico?