La botta è stata forte, soprattutto perché la Lazio era reduce da cinque vittorie consecutive: non ci si aspettava una resa del genere. Invece con l’Inter, nella semifinale della Supercoppa a Riad, il famoso “germe” ha colpito di nuovo, quello che ogni tanto blocca la squadra di Sarri e la rende innocua per gli avversari, irritante per i propri tifosi, irriconoscibile per tutti. Ennesimo black out, insomma: dall’approccio all’atteggiamento per l’intera partita (zero tiri in porta), dalla tattica alle prestazioni individuali, la Lazio è stata inguardabile. E Sarri ha subito voluto parlare ai suoi, dopo la partita: «Ho detto – ha rivelato – che dalle esperienze negative c’è da ricavare degli insegnamenti. Uno è l’aspetto tattico, l’altro è quello mentale. Se l’abbiamo capito, probabilmente contro formazioni come l’Inter potremo perdere di misura o magari strappare qualche pareggio. Noi – ha aggiunto il tecnico – ogni quattro o cinque partite tiriamo fuori prestazioni di questo tipo. È una cosa di difficile soluzione, spero che tutti insieme saremo in grado di azzerarle».

La sintesi è in una promessa: mai più crolli di questo genere, prove così orribili. Dopo il disastro di Salerno, la squadra sembrava aver imparato la lezione e per tante gare ha giocato con la ferocia agonistica necessaria: a Riad, la ricaduta. «Devono farsi perdonare con una grande partita contro il Napoli», il concetto base urlato dai tifosi nelle radio. D’altronde è evidente che i biancocelesti abbiano dato la priorità alla lotta per la qualificazione in Champions League: normale attendersi una prova di alto livello domenica prossima, nonostante l’assenza per squalifica di Zaccagni (che è anche infortunato) e Immobile.

In attacco tornerà però Taty Castellanos, recuperato. In realtà i tifosi, oltre al riscatto sul campo, chiedono alla società di intervenire sul mercato per rinforzare la squadra. E in effetti la Lazio è alla ricerca di un’ala e di un centrocampista, una mezzala forte fisicamente. Per questo secondo ruolo, Sarri vorrebbe uno tra Cesare Casadei del Chelsea, classe 2003, e Jacopo Fazzini dell’Empoli, anche lui classe 2003. Due talenti italiani che però costano molto e che, soprattutto, sarà difficile prendere in questo mercato (chiude il 1 febbraio).

Per l’ala, si sono diffuse di nuovo voci su un possibile ritorno di Candreva: ma il top player della Salernitana compirà 37 anni il 28 febbraio, improbabile un’accelerazione per riportarlo a Roma. Offerto lo svincolato El Ghazi, 28 anni, olandese ex Ajax: la Lazio ci pensa. Nella lista anche Gnonto, esterno del Leeds e della nazionale azzurra, e Bryan Gil, spagnolo del Tottenham. Di sicuro, in estate sarà necessario ristrutturare il reparto degli attaccanti di fascia: Felipe Anderson è destinato alla Juventus e Pedro lascerà la Lazio, anche se è scattato il rinnovo (era automatico alla presenza numero 25) fino al 2025. Ma Lotito e il ds Fabiani vorrebbero anticipare i tempi e mettere subito a disposizione di Sarri una nuova ala. Lutto nel mondo biancoceleste: è scomparso Alfredo Recchia, per anni autista del pullman della Lazio. La Repubblica/Giulio Cardone

Il Messaggero | Lazio, volti tristi al rientro a Fiumicino. Riposo rinviato, oggi allenamento
Il Tempo | Lazio senza attacco
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