Per il prossimo anno servono “tipi da Tudor”, ovvero calciatori adatti al suo modo di giocare. La prossima Lazio sarà da costruire sulle esigenze del tecnico in modo che sia allestita per giocare con il 3-4-2-1.

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I nomi adatti al gioco di Tudor

Nel corso di queste prime settimane a Roma, Tudor ha già lasciato intuire qual è il tipo di calciatore che preferisce utilizzare. Per il suo calcio occorrono fisicità, struttura e centimetri e la rivalutazione di Kamada e Vecino ne sono un esempio. Come riporta il Corriere dello Sport, si dovrà poi seguire la stessa linea per gli altri reparti, motivo per cui per la corsia esterna è già stato fatto il nome di Gosens, per la trequarti quello di Barak e per l'attacco quello di Ioannidis, oltre a Simeone, Tchaouna e Pohjanpalo. Lo stesso vale per i difensori centrali, dove emerge il nome di Pirola della Salernitana: giovane, alto 188 cm e con buona capacità di lettura in fase di non possesso. 

Non sempre conta l'altezza

Queste però sono solo delle indicazioni, non delle regole vere e proprie, tanto che al Marsiglia il pupillo di Tudor era Mbemba, più esplosivo e un po' più basso (182 cm), anche se ciò non gli ha impedito di sfruttare la sua elevazione in area. Altri calciatori non proprio alti erano Rongier (172 cm) e Sanchez (169 cm), a dimostrazione del fatto che Tudor sa e può lavorare con chiunque, l'importante è che ci sia la qualità.

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