Libro "Diluvio e Delirio"
Copertina "Diluvio e Delirio"

La pagina del libro, legata ad un episodio, che ti ha emozionato di più.

In maniera un pò sorprendente posso dirti che la storia più appassionante non è arrivata da coloro che possono definirsi protagonisti principali, dai grandi nomi ma da un calciatore forte, importante ma non titolare. Mi riferisco a Fernando Couto che mi ha raccontato un episodio accaduto in allenamento con Diego Pablo Simeone. Un fatto davvero scioccante presente nel libro. Quando me lo hanno raccontato mi ha lasciato a bocca aperta anche perchè è stato un episodio che ho ricostruito sentendo tanti altri presenti a quella scena, incrociando quindi i vari racconti ho avuto la controprova dell'accaduto. Son certo che il lettore resterà scioccato quanto me da questo fatto. 

L'evento invece talmente inedito da esser stato una scoperta.

Gli aneddoti sono tanti all'interno del libro. Mi soffermerei sul calciomercato della Lazio di quegli anni, parliamo di Sergio Cragnotti presidente, quindi immaginate che giostra potevano essere le trattative e che nomi importanti a livello mondiale che giravano. A sorpresa ho scoperto che un grandissimo calciatore era stato preso dalla Lazio, trattativa davvero conclusa e curata in ogni dettaglio ma poi un imprevisto dell'ultimo momento ha fatto saltare tutto, ovvero un osservatore biancoceleste che bocciò il suo arrivo dopo aver assistito ad una partita. Parliamo di uno dei giocatori più forti di tutti i tempi della storia del calcio.

Un passo indietro. I tuoi ricordi invece dello scudetto sfumato l'anno prima.

La squadra dell'anno prima, 1998-99, probabilmente era anche di un livello superiore, in squadra figurava un giocatore straordinario: Vieri. Fu poi il segreto dello scudetto dell'anno successivo, vendendo lui prese Simeone, sappiamo quanto determinante per la vittoria del tricolore, prese poi anche Veron con i soldi arrivati dalla cessione di Vieri all'Inter. Il mio pensiero sullo scudetto perso in quella stagione dalla Lazio fu che se non l'aveva vinto quell'anno non lo vinceva più, tutto ciò perchè i biancocelesti erano una squadra davvero fortissima. Da ricordare anche una serie di circostanze che hanno beffato la Lazio: un piccolo calo, gli episodi contro, come a Firenze con il fallo di Mirri su Salas; dall'altra parte il Milan a cui girava tutto bene compresa l'esplosione di Abbiati che era un perfetto sconosciuto che arrivò a diventare il miglior portiere del campionato. Tanta amarezza per i tifosi biancocelesti come giusto che sia.

Passiamo al presente. In base al piazzamento in campionato la Lazio rischia di perdere qualche big. Chi consideri sacrificabile e chi intoccabile.

Probabilmente uno dei giocatori sacrificabili è Nuno Tavares, quando è in forma ti sposta gli equilibri ma quando non è in forma perde molta affidabilità e purtroppo spesso non si può contare sul portoghese. La Lazio farebbe una bella plusvalenza, vale soldi importanti e non puoi farci totale affidamento a livello fisico. Per quanto riguarda un intoccabile direi sicuramente Rovella: giovane, forte, punto fisso della nazionale e può crescere ancora. Mi sembra l'anima di questa Lazio e credo sia un profilo fondamentale per la costruzione di una squadra importante, ti crea la mentalità di un intero gruppo, lui sente molto la maglia della Lazio e mi fa ricordare Tonali al Milan, giocatore che non avrei mai ceduto perchè incarnava un certo attaccamento, esattamente come Rovella sta dimostrando con la Lazio.

 

 

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