Spalletti: "Ora devo pensare a questa partita e poi parlerò con Gravina"
Dopo il KO che ha portato l'Italia a -9 dalla vetta del girone, Spalletti si è espresso in merito all'accaduto

Iera sera è andata in scena la sfida Norvegia-Italia, prima partita del girone per gli azzurri. Il risultato, però, non è stato quello sperato: 3-0… tutti e tre i gol subiti nel primo tempo.

Le parole di Spalletti
Dopo il match, il ct dell'Italia, Luciano Spalletti, come riporta Onefootball, si è espresso così:
Abbiamo preso quel primo gol che poteva essere evitabile, poi negli spazi larghi hanno avuto un paio di individualità che ci hanno messo in difficoltà. Dopo questo è stato tutto più difficile. Dopo il 2-0 loro si sono ripiegati e aspettavano bene, gli spazi era difficile trovarli. La mancanza di gente che fa gli 1vs1 ha fatto il resto. Io faccio capo a questo gruppo che ho scelto e guardato e vado avanti. C’è da migliorare sotto certi aspetti, si va avanti con questo progetto perché è il migliore che abbiamo.
Continua poi ai microfoni di Sky Sport:
Siamo stati fragili, è vero. Abbiamo sbagliato su quella fase di possesso, dove abbiamo preso quell’imbucata. Si poteva fare di più a livello individuale difensivo, però poi abbiamo subito questo taglio difensivo, non lo abbiamo seguito e non siamo stati bravi a ricomporre la squadra. Il secondo gol è una conseguenza di non aver retto l’uno contro uno con un giocatore che si sa che li sa fare, poi è stato tutto più difficile, loro si sono ripiegati, noi abbiamo commesso l’errore di fare questo affollamento sulla trequarti. Non dovevamo subire situazioni a campo aperto, non siamo stati nelle condizioni di poter riaprire la partita.
Siamo questi o possiamo essere di più?
Non siamo questi perché poi a livello individuale possiamo fare qualcosa di più. Si viene da un momento un po’ particolare, qualcosa c’è successo. Io vado avanti con questo gruppo qui, poi parlerò con Gravina, bisogna che ci parli.
Di cosa?
Di tutto, su quella che è l’intenzione che ho, su quelle che sono le scelte che faccio e che ho fatto. Vado avanti con questo gruppo qui, poi è chiaro che se siamo così fragili e alla prima difficoltà si fa fuorigioco lasciando andare, non si ha voglia di fare una rincorsa di 50 metri a rotta di collo diventa un po’ più difficile perché si sa che ci vuole un po’ di morale anche a sostenere la qualità del giocatore, sennò non viene fuori.
E' più preoccupato all’idea di dover risollevare questa squadra o perché il Mondiale è lontano?
Le preoccupazioni sono tutte, perché quando fai una prestazione del genere ti fai diverse domande e vai a renderti conto che un po’ di complicazioni ci sono, ma bisogna andare ad affrontarle perché non ci sono altre possibilità.
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