Vittorio Feltri: "Sono tifoso dell'Atalanta, ma ecco quando sono diventato laziale"
L'intervento radiofonico di Vittorio Feltri in esclusiva a Radiosei

Il giornalista, Vittorio Feltri, fondatore de “Libero” e direttore di vari quotidiani quali “L'Indipendente”, “L'Europeo” ed “il Giornale”, è intervenuto in esclusiva nella trasmissione “Quelli della libertà” condotto da Stefano Benedetti e Michele Cerrotta, di seguito le sue parole.
Le parole di Feltri
Lazio? Squadra che mi è molto simpatica. Io sono tifoso dell'Atalanta. Io sono direttore editoriale del giornale, facci un pezzo ogni giorno, lavoro oggi come lavoravo un tempo.
Perché mi piace la Lazio? L'aquila mi piace troppo, la voglio rivedere. Quando ho fatto il militare a Roma sono diventato tifoso della Lazio, allora giocava al Flaminio, mi ricordo che c'era un giocatore della Dea che andò alla Lazio, che si chiamava Kristensen e fece un goal. Il calcio lo amo quindi la domenica andavo allo Stadio per vedere la Lazio. La Roma non mi sta simpatica, la Lazio sì. Conosco il presidente (Lotito, ndr) con lui parliamo latino.
Sull'attuale momento politico
Non mi dispiace. Ho una notevole simpatia nei confronti della Meloni con cui ho anche un'amicizia. Non mi piacciono i progressisti, perché sono i primi a non progredire.
Si sarebbe mai aspettato di vedere la sua Atalanta arrivare così in alto?
Ho visto l'Atalanta vincere la Coppa Italia nel '63, ero un ragazzino, ebbi una goduria estrema. Poi non abbiamo più vinto. Quando è arrivato Percassi, un padre eterno come presidente, ha portato Gasperini, che ha reso una squadretta di provincia una grande squadra. Gasperini alla Roma? Non credo, poi tutto può succedere, spero che possa venire invece alla Lazio, la Roma non mi piace.