È una partita sentita da tutti, servirà la testa, a partire forte e fare il meglio possibile. Di derby ne ho fatti un po’ tra Grecia e Marsiglia, mi sono sempre piaciute queste partite: alla fine sono come le altre, va interpretata in questo modo. Ma non puoi scappare dalle sensazioni che sente la città, ti deve dare qualcosa in più non perdendo la testa. C'è il giusto antagonismo ma anche il rispetto degli avversari, del gioco e di dare emozioni. Questo per me è il derby vero, stare sempre nel giusto”. Così Tudor in conferenza stampa ha presentato il derby che andrà in scena domani allo Stadio Olimpico, a partire dalle 18.00. Se dopo la sconfitta rimediata in Coppa Italia, le possibilità di raggiungere l'Europa League attraverso la competizione si sono a dir poco ridotte all'osso, non può che tornare di moda la speranza biancoceleste di agguantare L'Europa attraverso le ultime otto sfide di campionato. 

È stato lo stesso tecnico croato a spiegare come non gli piaccia definire quella di domani come una gara da ultima spiaggia per essere presenti in Europa la prossima stagione, mai sei punti che separano i biancocelesti dal quinto posto occupato dalla Roma dicono altro. E’ pur vero che dopo il derby la Lazio sarà impegnata tra Salernitana, Genoa, Verona, Monza ed Empoli, per un calendario che sulla carta prova a spingere Immobile e compagni verso un finale convincente. 

Le due gare ai tempi dell'Hellas Verona

Per la terza gara di Tudor ci sarà dunque la Roma di De Rossi, squadra affrontata più volte dal croato nella sua esperienza alla Juventus, oltre che in un paio di occasioni nel corso della stagione 2021-2022, quando subentrò a Eusebio Di Francesco sulla panchina dell’Hellas Verona: il suo esordio fu segnato proprio da un 3-2 rifilato ai giallorossi, con la gara di ritorno che riservò un 2-2. 

Il suo bilancio da calciatore

Sicuramente positivi i suoi episodi in panchina contro i giallorossi, mentre la sua esperienza da calciatore della Juventus racconta di un bilancio quasi in perfetta parità: su otto a partire dalla stagione 1998-1999, l’ex difensore ha preso parte a tre vittorie, due pareggi e tre sconfitte. Non sarà certamente lo snodo principale dell'esperienza di Tudor a Roma, fatto sta che riuscire ottenere un risultato positivo nella sua prima stracittadina da tecnico biancoceleste, potrebbe aiutare il croato a lavorare con ulteriore serenità: in pochi potrebbero dire di essere saliti sulla panchina della Lazio e aver battuto Juventus e Roma nelle prime due uscite di campionato.

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