Cristian Ledesma, uno dei protagonisti della finale di Coppa Italia vinta contro la Roma il 26 maggio 2013, ha rilasciato un'intervista a La Repubblica ripercorrendo la gara. «Il ricordo più bello, a parte il gol di Lulic, è quando sono riuscito a ritornare in panchina, dopo essere uscito per infortunio. Fui felice di non doverla vedere da solo negli spogliatoi» ha dichiarato l'ex centrocampista della Lazio.

Una partita giocata per quasi un’ora da ammonito, visto il giallo dopo 1 minuto. Quanta pressione in più ha sentito? «Con quel giallo al primo intervento, l’arbitro mi usò per dare subito un segnale. Non è stato facile giocare, ma la convinzione di farcela è stata più forte. C’era consapevolezza che tutto il gruppo volesse la Coppa a ogni costo».

In quale momento ha percepito che veramente ce l’avreste potuta fare? «L’ho capito guardando negli occhi i compagni. Ora con il risultato in mano sembra facile, ma è la verità: già prima della partita si vedeva che c’erano i presupposti giusti».

Come si prepara emotivamente una gara del genere? «Lo staff tecnico e la società sono stati bravi a isolarci. Andare a Norcia fu una scelta pensata dal club e accettata serenamente da tutti noi. Penso che non ci sia modo migliore per preparare un evento così unico». Sente ancora la gratitudine dei tifosi laziali? «A me piace vivere la città, vivo in mezzo ai tifosi e l’affetto lo sento ovunque. Anche quando capita di andare allo stadio. Il ricordo di quella partita è bellissimo non solo per loro, ma anche per noi che l’abbiamo giocata. Essere dentro la storia di una società così antica e importante è un onore». Ne parlate ancora fra ex compagni di quella squadra? «Mantenere rapporti stretti tra calciatori negli anni è difficile, perché tanti vanno e vengono e delle partite in sé si parla poco. Ma quando si avvicina il 26 maggio qualche messaggio in cui si ride e si scherza su quei momenti c’è sempre». E qualche battuta con ex romanisti? «No, non ho mai avuto contatti stretti con gli ex della Roma. Io ho un grande amore per la Lazio, quindi è difficile trovarmi ad avere a che fare con qualche ex giallorosso, pur restando sempre nel rispetto reciproco».
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