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Uno dei calciatori più importanti della Lazio attuale è il difensore Mario Gila. Come riporta Il Corriere dello Sport, il calciatore è pronto per mostrare l’ennesima prospettiva da cui ammirare le sue qualità in un momento delicatissimo per la squadra, ma soprattutto per il centrocampo biancoceleste che - fra infortuni e a squalifiche - è rimasto, attualmente, con un solo elemento (Cataldi).

Nuovo compito per Mario Gila

Lo spagnolo si prepara per trasformarsi, ancora una volta, nella pedina di cui la Lazio ha più bisogno, il centrocampista. Difensore centrale puro, ma come un bagaglio di esperienza che lo rendono adattabile, Mario si  prepara per vestire i panni del mediano, pur di dare equilibrio e respiro ad una squadra che lunedì, contro il Genoa, dovrà ripartire da zero. Lo spagnolo è proprio il jolly che tutte le squadre vorrebbero: già l’anno scorso, con mister Baroni, aveva avuto un piccolo assaggio da mediano, quando a Braga, in emergenza totale, fu impiegato davanti alla difesa. In quell’occasione, Gila non brillò, ma mostrò comunque un grande senso tattico, spirito di adattamento e disciplina, caratteristiche che oggi, in una Lazio a corto di risorse, potrebbero fare davvero la differenza. La sua duttilità non è una novità perché già con mister Tudor, nel periodo di transizione, lo spagnolo ha giocato da centrale di sinistra in una linea difensiva elastica, con compiti da terzino in fase di possesso e da centrale quando c’era la necessità di difendere. All’occorrenza è stato anche provato sul lato opposto, a destra, coprendo il buco lasciato da infortuni e squalifiche. Insomma, il suo percorso in biancoceleste è stato sempre tappezzato da un mix di esperienze - un vero e proprio “manuale di adattamento e duttilità” -che lo hanno fatto sicuramente crescere dal punto di vista tecnico e personale.

L’occasione a Genoa 

Il Genoa potrebbe essere la prova del nove per la duttilità di Mario Gila. Affidarsi a lui, in un ruolo non suo, significa probabilmente perdere qualcosa in termini di qualità offensiva, ma guadagnare in equilibrio e in copertura. Gila ha un buon senso della posizione e piedi educati, caratteristiche che lo rendono affidabile anche in una zona di campo più avanzata. Non è di certo un centrocampista al pari di Rovella o Guendouzi, ma potrà dare ordine, aggredire gli spazi e proteggere la difesa. Per lui si prospetta, dunque, un’altra metamorfosi: da centrale a terzino, da jolly difensivo a mediano improvvisato. Sarri lo stima proprio per la sua capacità di adattamento e per il suo spirito di sacrificio. A Marassi, la Lazio entrerà in campo in una situazione di emergenza tecnica (data l’assenza di molti centrocampisti), ma soprattutto psicologica (date le due ultime sconfitte pesanti contro Sassuolo e Roma). Non dobbiamo dimenticare, però, che certi momenti di difficoltà, a volte, nascondono delle opportunità, come quella che si sta profilando per Mario Gila lunedì: starà a lui sfruttarle e guidare la squadra verso la risalita.

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