Ha forzato il rientro e adesso torna ai box. Un tentativo disperato quello di Pedro che, in assenza di Zaccagni, è stato sacrificato per cercare di rimontare il Porto dopo il 2-1 dell'andata. Lo spagnolo è sembrato visibilmente sottotono dopo l'infortunio che aveva rimediato a Udine. L'infiammazione al tendine tibiale si è riacutizzata dopo la sfida di Europa League. L'ex calciatore di Barcellona e Chelsea era stato rimesso in piedi grazie a un'iniezione di Contramal e non ovviamente di cortisone per evitare il doping, come aveva spiegato il giorno prima Sarri in conferenza stampa. Fuori Pedro, quindi, dentro Zaccagni. Il tecnico recupera il suo arciere, rimasto fuori contro il Porto a causa dell'ammonizione rimediata all'andata: era tra i diffidati, ha dovuto scontare un turno di squalifica. La sua assenza si è sentita terribilmente, specialmente per quello che era stato il suo rendimento fino alla partita di domenica scorsa. Contro il Napoli sarà proprio l'attaccante nato a Cesena a completare il tridente con Immobile (ancora non al meglio) e Felipe Anderson. Qualche dubbio invece sulla presenza di Cataldi. Ieri alla ripresa degli allenamenti non era sul campo con il resto della squadra. Piccolo problema al flessore per il centrocampista, che oggi dovrebbe presentarsi in Paideia per degli accertamenti strumentali. Da valutare anche le condizioni di Acerbi: il suo impiego è di nuovo in bilico. È fermo da quasi due mesi. Sarri, visti i numerosi forfait, ha bisogno di garanzie. Il Tempo.

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